Si aspettava che Vanoli sarebbe arrivato in Serie A?
—«Sì. Ci parlavo spesso, aveva la mentalità dell’allenatore. Ricordo che, in qualche modo, lavorava già con l’idea di mettersi in proprio: spesso segnava al pc intuizioni e dettagli appresi da Conte, in modo da formare un bagaglio che gli permettesse di essere pronto. Appena ha avuto la possibilità Spartak Mosca, ha fatto di tutto per sfruttarla, anche se si è trattato di trasferirsi in un calcio molto diverso. Ha dimostrato coraggio. Paolo non ha proprio timore di nulla. Si è formato grazie a una lunga gavetta, passando attraverso molte difficoltà. È uno che non mollerà mai».
(Corriere della Sera)
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