Quanto incide la pressione?
"Un peso può averla. Ma il Napoli ha Conte che sa come domarla e lo ha dimostrato. Sta vincendo meritatamente un campionato in cui l'Inter era la favorita e, probabilmente, un po' è stata distratta dalla Champions. Però i meriti di chi sta davanti sono indiscutibili, non arrivi lassù senza avere organizzazione, competenza e padronanza. Direi che sono stati bravi tutti, da De Laurentiis in poi...".
È un club che sta tra le grandi da un bel po' ormai.
"Va riconosciuta a De Laurentiis la capacità di saper gestire, di programmare. Glielo dissi una volta, qualche estate fa: presidente, ci vuole lo scudetto. Ci ha preso gusto e adesso può arrivare il secondo in due anni. Con una squadra che da anni è ricca di calciatori di assoluto spessore. Bella campagna acquisti - Lukaku, McTominay, Neres, Buongiorno, tutti gli altri - e bravi a riprendersi immediatamente dopo la disavventura dell'anno scorso. Ma, soprattutto, complimenti per aver regalato quest'anno emozionante e, se finisce come speriamo, per aver reso felice Napoli. Io non penso ad altro, se non alla gioia di una città fantastica, che mi fa sentire protagonista ancora oggi, quando ormai io sono un ex. È come se non fossi mai andato via".
Cosa l'ha colpita di questo Napoli?
"La tenacia, il coraggio, il carattere, che mi sembra appartengano al suo allenatore. È stato in testa per tantissimo tempo, ha avuto un periodo di crisi che ci può stare, ma ha saputo essere superiore, come dice la classifica, all'Inter, che ha la testa in Champions e può provare a vincerla, perché il gruppo è di enorme spessore. Ma nel corso di una stagione del genere, può capitare di appesantirsi, tante partite assieme tolgono energia anche mentale, e qualcosa i nerazzurri hanno dovuto pagare. Questo non toglie nulla al trionfo del Napoli, al quale manca semplicemente l'ultimo passo: lo farà, ne sono certo, perché questo gruppo sa come gestire l'avvicinamento alla partita con il Cagliari".
Un campionato in cui si è imposto McTominay.
"Un impatto insospettabile, per autorevolezza e anche per i gol. È stato decisivo, più degli altri ripensando a certe gare. E ha saputo indirizzare, in alcuni momenti-chiave, questa corsa verso lo scudetto. Però devo dire che altri non sono stati da meno, Meret con certe parate, Di Lorenzo e Rrahmani, Lobotka e Anguissa, Politano e Raspadori che ha segnato in questo finale. Ovviamente Lukaku e Neres. Mi sembra tutti. Il Napoli è una squadra di valore, non si può assolutamente negare. L'Inter era superiore, ma non sempre vince la squadra che sulla carta sembra più forte".
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