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Cauet: “Inter favorita col PSG. Lautaro da Pallone d’Oro? Lo darei a Mkhitaryan”

Il commento dell'ex centrocampista nerazzurro che in carriera ha militato anche nella squadra del suo Paese
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Benoit Cauet sarà doppio ex della finale di Champions League tra PSG e Inter. Proprio del match di Monaco, ma non solo, ha parlato ai microfoni di TuttoSport: «Sono due squadre fortissime, con diversi stili, ma qualità top. Il Psg, nel modo di affrontare le gare, assomiglia al Barça, mentre l’Inter ha ormai un suo stile collaudato. Hanno meritato di essere lì, a giocarsi la coppa. Sarà una sfida bellissima».

 Chi vede favorito? 

«Credo l’Inter, perché ha maggiore esperienza tra i suoi calciatori. Due anni fa ha affrontato benissimo il City, senza però sfruttare le occasioni che le sono capitate. Oggi ha sicuramente maggiore consapevolezza dei propri mezzi, parliamo di una squadra che può arrivare al successo finale».


Cosa pensa delle semifinali tra Inter e Barcellona? 

«Per vedere un 7-6 su due partite, la gente si è divertita. Poteva succedere qualsiasi cosa, in qualsiasi momento. I nerazzurri però si sono guadagnati sul campo la finale».

Anche Lautaro e Thuram sono stati determinanti. 

«Loro due si trovano a meraviglia, sono complementari, hanno forza, capacità fisica, doti tecniche. Posseggono qualcosa di particolare, amano giocare insieme, si cercano, è difficile trovare questo tipo di attaccanti oggigiorno. Lavorano per la squadra, per aggredire l’avversario e sono letali sottoporta. Sono una coppia fortissima, forse la più forte in assoluto in questo momento».

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Vede qualcuno che all’Inter o al Psg possa vincere il Pallone d’Oro? 

«Se l’Inter vincesse la finale penso che Lautaro Martinez possa essere un pretendente forte per trofeo. Poi io, parlo a livello personale, darei il riconoscimento sempre a Mkhitaryan. L’armeno è fortissimo, un giocatore pazzesco, che ha portato una qualità, visione, lettura: è incredibile! Dall’altra parte, pur non sapendo se possa essere da pallone d’oro, devo dire che Dembelè ha fatto davvero molto bene, lo aspettavano da anni e ha dimostrato in questa stagione le sue qualità».

Lei è anche doppio ex di Torino e Inter. Come vede il match di domenica? 

«Il Torino è una squadra difficile da affrontare, che non regala niente a nessuno. Sarà una partita combattuta e complicata per l’Inter».

Si aspetta parecchio turnover da parte dei nerazzurri? 

«Penso di sì. Adesso l’obiettivo è chiaro, con la qualificazione alla finale di Champions. Il campionato comunque resta importante, si deve fare bene. Deve esserci l’ambizione di vincere tutte le partite che mancano da qui alla fine del campionato, con la speranza che il Napoli perda almeno una delle sue gare».

L’Inter può ancora credere allo scudetto? 

«I nerazzurri hanno l’obbligo di giocare le partite al meglio, provando a vincerle tutte, sperando in un inciampo del Napoli. Vedrà che la partita col Torino verrà preparata bene, a livello emotivo quando passi un turno come hai fatto col Barcellona, hai carica pazzesca».

Da una parte potrebbe giocare Asllani, dall’altra Ricci. Presente e futuro dei nerazzurri? 

«Asllani è un ragazzo con qualità importanti. Non ha avuto tantissimo spazio, ma penso sia cresciuto anche lui. E anzi, abbia sempre dato il suo contributo quando chiamato in causa. È chiaro che magari vorrebbe giocare di più. E immagino che in questo finale di campionato avrà più spazio. Ricci è un centrocampista molto, molto interessante, quasi un titolare della nazionale italiana, è uno da Inter, potrebbe anche agire da mezzala, non solo da play. Sia lui che Asllani possono essere il futuro dei nerazzurri».