Nel corso del suo intervento nel podcast Supernova, Roberto De Zerbi, tecnico dell'OM, ha commentato così le voci che lo accostavano alla panchina dell'Inter: "Si parlava di me all'Inter? Sì, ma non mi hanno mai chiamato. Poi io ho iniziato da 20 giorni a parlare con futuri giocatori, siamo stati a Miami col presidente e il ds dal proprietario: a me piace quando prendo un impegno portarlo a termine.


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De Zerbi: “Inter non mi ha mai chiamato. E poi ormai da 20 giorni stavo già…”
Non era tanto una questione di squadra: così come quando mi sento tradito non c'è contratto che tenga e me ne vado. Ma io avevo preso un impegno con quella squadra e quel club, mi dava fastidio prendere in esame di andare da un'altra parte. Poi non si sa mai nella vita, ma adesso è così. Una squadra che sarebbe un richiamo irresistibile? No perché non è corretto. Poi dovesse esserci un contratto firmato ma se io non ho indietro quello che do in termini di rispetto e onestà, non ci sono clausole e me ne vado a casa.
Ma se si comportano bene, non sono io quello che tra due squadre scelgo la più bella: a meno che non lo si dica in tempo. Andare solo perché arriva una cosa più bella andrebbe contro il mio modo di pensare. La finale di Champions? Non l'ho vista, ero al concerto di Vasco Rossi a Torino con mia figlia: quando canta lui, si ferma tutto. Io faccio 2-3 tappe l'anno con mia figlia: mi emoziona anche più del calcio, mi fa piangere e pensare".
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