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Essere tifoso. “Da quando sono tornato dopo l’esperienza al Verona ho lavorato molto sull’essere giocatore dell’Inter ma anche tifoso. Il primo anno un po’ ho sofferto questo aspetto, il dover dimostrare quel qualcosa in più che al tifoso avrebbe fatto piacere. Ho capito che dovevo semplicemente essere me stesso, essere tranquillo. Canto anche io e ascolto il coro dei tifosi, quel 'te l’ho promesso da bambino'. È un coro bellissimo, a cui sono legato perché è la verità: io da bambino mi ero promesso di giocare nell’Inter e ci sono riuscito”, ha concluso Dimarco.


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