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Enrico Bertolino: "Ogni volta che sento parlare di Giacinto euforia per averlo conosciuto. All'oratorio giocavamo con le figurine. Oggi sul mio telefono ho la figurina mia con la maglia di Stankovic. Lavoravo in banca, giocavo a calcio male. Mi hanno preso in banca perché gli serviva qualcuno per il torneo bancario. Mi hanno preso. Sono andato a casa di Moratti e ho conosciuto Giacinto Facchetti. Era come parlare con una figurina. Giocavamo a casa di Moratti, le partite non finivano mai finché non vincevano loro. Ho avuto un contrasto con Giacinto, sono finito in fondo alla rete. Ero perso della sua antica gentilezza e del suo modo di essere umano, pur essendo come calciatore. Mi vengono in mente dei nomi oggi che non farò, che prenderei a testate. Mario Balotelli avrebbe potuto vincere il Pallone d'oro ma è un imbecille. Inter-Napoli, c'era la nebbia. Ero ai popolari. Scende la nebbia noi e i tifosi del Napoli, sentivamo solo rumori. Facciamo per andare fuori e sentiamo un boato e non sapevamo chi avesse segnato. Ci abbracciavamo e ci insultavamo".


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