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fcinter1908 news interviste Lautaro: “Mi sento sottovalutato, conta anche il marketing. Sono tra i top 5 al mondo”

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Lautaro: “Mi sento sottovalutato, conta anche il marketing. Sono tra i top 5 al mondo”

Daniele Mari Direttore 
Altri stralci dell'intervista di Lautaro Martinez all'Equipe. Si parla della sua considerazione come attaccante a livello internazionale

Altri stralci dell'intervista di Lautaro Martinez a France Football. Si parla della sua considerazione come attaccante a livello internazionale:

Si sente sottovalutato?A volte sì. Ma poi sono questioni di gusti e opinioni. Forse è anche una questione di immagine, di marketing, che non mi porta dove meriterebbe di portarmi. Però do sempre il massimo per i miei compagni, per la mia maglia. Questo è ciò che conta. Cerco di raggiungere i miei obiettivi per essere in pace con me stesso. A 28 anni sono molto felice della mia carriera. Sono sempre cresciuto, ho migliorato il mio gioco e ho ancora molto da imparare. Sì, aspiro a essere più riconosciuto. È importante. Ma vorrei soprattutto essere riconosciuto come una brava persona, educata, che si è sempre comportata correttamente.

Non è apprezzato per il suo reale valore?Il nostro valore lo definiamo noi stessi, man mano che giochiamo, cresciamo e andiamo avanti. Si lavora innanzitutto per sé stessi. Poi ci sono tutti quelli che votano, parlano, analizzano, danno opinioni. A volte queste persone possono svegliarsi col piede sbagliato e parlare male di te. È la libertà di espressione: commentare e criticare. Quando parlano male di te, fa male, ma restano solo parole. È soggettivo: ognuno può attribuire il valore che vuole a ogni giocatore.

Dove si colloca nella gerarchia mondiale dei migliori attaccanti?Tra i primi cinque, sicuramente. Non voglio fare nomi. Ognuno classifica i giocatori come preferisce, ci sono attaccanti di altissimo livello. Ma quello che ho fatto in questi ultimi anni mi permette di dire che faccio parte dei cinque migliori.

Pensa di meritare di più di un settimo posto al Pallone d’Oro 2025?Sarà difficile. Abbiamo fatto una grandissima stagione collettiva, sempre competitivi ovunque. All’inizio non ero al massimo, ma con il passare dei mesi mi sono sentito sempre meglio. Ho segnato molto in questa Champions League (9 gol), e questo mi ha permesso di diventare il miglior marcatore della storia dell’Inter nella competizione (21 reti), un obiettivo molto importante per me. Non so quale posizione potrò ottenere, ma mi sono sentito molto bene, felice e, anche se le ultime partite ci hanno tolto i titoli, ho disputato una grande stagione (59 partite, 27 gol, 4 assist). Merito di piazzarmi bene.

Ha affrontato PSG e Barcellona: quale giocatore merita il Pallone d’Oro quest’anno?Molti hanno fatto una grande stagione, con diversi trofei in bacheca. Il PSG ha parecchi nominati (9) e uno di loro potrebbe vincerlo: Hakimi, Dembélé... Altrimenti, mi piace molto Mohamed Salah. Dipende da come verrà valutato il tutto, perché ha disputato un’ottima stagione in Premier League, che ha vinto, ed è davvero un giocatore interessante.