
E quando gli hanno chiesto se al Milan servirebbe oggi un po' di 'milanismo' in più l'ex giocatore brasiliano ha detto: «Ma c'era, si chiamava Paolo Maldini e da dirigente ha vinto uno scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions. Poi è stato mandato via, e con lui un grande pezzo di passione. Oggi se ne sono accorti tutti, il Milan è vuoto, senz'anima. Ma sono cicli, passerà. Anche perché credo che in società abbiano capito di aver sbagliato».
A proposito di giovani ha parlato della pressione che si ha quando si gioca in certi contesti: «Giocare a San Siro ti crea ansia, è una sollecitazione non facile da reggere. Ma da allenatore o dirigente tocca a me capire come il calciatore possa liberarsene. E comunque la pressione non c’è solo a San Siro ma da tutte le parti. Ci sono addirittura giocatori che preferiscono partire dalla panchina per essere più tranquilli», ha sottolineato.
«Io auguro a tutti di riuscire a giocare a calcio ma al tempo stesso dico ai ragazzi. Non dimenticate che serve anche la scuola. Quindi datevi una mossa», ha concluso.
(Fonte: QS)
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