A dire il vero, è difficile decidere per quale squadra tifare. Questi sono i due club in cui ho giocato e con cui ho fatto la storia. Ecco perché il mio cuore sarà diviso quando mercoledì l'Inter giocherà contro il Bayern. Il migliore dovrebbe andare avanti!
Hai trascorso cinque anni al Bayern Monaco e tre anni all'Inter. Dove ti sei divertito di più?
Mi sono divertito molto in ogni club in cui ho giocato, quindi non voglio impegnarmi con nessuno. I cinque anni al Bayern hanno davvero plasmato la mia carriera; lì ho potuto festeggiare molti titoli. All'Inter ho raggiunto un traguardo che avevo sempre sognato: vincere la Champions League. Il 2010 è stato un anno straordinario, con il triplete e la vittoria della Coppa del Mondo per club FIFA.
L'Inter ha vinto la gara di andata a Monaco per 2-1. Inoltre, Jamal Musiala, Dayot Upamecano, Alphonso Davies e Hiroki Ito sono infortunati all'FC Bayern e Manuel Neuer è ancora ouy. Credi che il Bayern Monaco possa ancora ribaltare il risultato nella gara di ritorno e accedere alle semifinali?
Le assenze rappresentano sicuramente una sfida per il Bayern. Penso che il Bayern dovrà impegnarsi al massimo e offrire una prestazione impeccabile per qualificarsi alle semifinali. Ma nulla è ancora perduto e tutto è ancora aperto.
L'Inter gioca in casa davanti ai propri tifosi. Anche tu lo hai sperimentato spesso. Che tipo di atmosfera può aspettarsi il Bayern Monaco a San Siro?
Per l'Inter è un grande vantaggio aver vinto la gara di andata e giocare in casa il ritorno con il sostegno dei propri tifosi. In una partita così importante della Champions League la pressione è sempre molta. Per questo motivo mi aspetto un'atmosfera suggestiva a San Siro, che possa anche fungere da incentivo per i giocatori.
Il Bayern Monaco sogna ancora la finale di Champions League nel proprio stadio. Hai vinto la Champions League con l'Inter contro il Bayern Monaco. Che sensazioni hai provato vincendo il trofeo a Madrid nel 2010, soprattutto contro la tua ex squadra?
È stato un sogno che si è avverato e senza dubbio qualcosa che ha plasmato la mia carriera. Anche se da un lato ero molto felice, dall'altro la situazione era caratterizzata da emozioni contrastanti. In definitiva, per me è stato molto importante nella mia carriera vincere una Champions League.
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