Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex difensore dell'Inter Marco Materazzi ha parlato del sorteggio dei Mondiali che vedrà l'Italia in un girone non complicato qualora superasse i playoff.

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Materazzi: “Gruppo Mondiali agevole, ma bisogna andarci. Playoff senza paura”
«Ci è capitato il girone più facile. Però ora al Mondiale bisogna andarci. Abbiamo due partite tra noi e il Mondiale e bisogna vincerle entrambe».
Canada, Qatar, Svizzera nel "nostro" Girone B: l’avversaria peggiore?
«Il Canada, perché è una delle squadre ospitanti. Non è mai facile affrontare una nazionale che gioca in casa. Ma occhio anche al Qatar… Sarà una di quelle selezioni che farà di tutto pur di rendere orgoglioso il proprio paese».
La Svizzera invece ci riporta alla sconfitta che ci ha buttato fuori dall’ultimo Europeo...
«Loro giocano a calcio e giocano bene. Ma batterli potrebbe essere una rivincita proprio su quella partita. Comunque penso sia tra le avversarie europee più “morbide” che potevano capitarci. Ripeto, non è andato male questo sorteggio, anzi…».
Cosa servirà per vincere i playoff e qualificarsi?
«Essere uniti, anche nelle avversità. Non bisognerà dare nulla per scontato, i giocatori in campo dovranno dare tutto e soprattutto giocare senza paura. L’abbiamo visto l’ultima volta con la Macedonia: ogni minimo dettaglio potrà fare la differenza oppure costare molto caro».
Da ex difensore: sarà più determinante la solidità lì dietro o un attacco spietato?
«Solo il gruppo. I ragazzi dovranno essere bravi a restare compatti e giocare a tutta».
Lei conosce bene Gattuso, cosa ha dato e cosa darà ancora all’Italia in vista degli spareggi?
«Da allenatore ha sempre dato un gioco alle sue squadre. Per quanto riguarda il suo carattere, lo conosciamo tutti. Io mi auguro che sia l’uomo giusto per riportarci al Mondiale. Sarebbe bello per lui, ma più in generale per l’Italia tutta che tornerebbe finalmente a giocare questa competizione dalla quale manchiamo da troppo. Comunque penso che se non dovessimo andarci non sarà colpa sua».
L’ha sentito di recente?
«L’ho visto al sorteggio per i playoff. Era molto concentrato, aveva la sua solita grinta. Quella, state sicuri, non gli mancherà mai».
Cosa significherebbe non andare al Mondiale?
«Un fallimento dell’Italia calcistica e soprattutto del sistema. Se non ci si qualifica per tre edizioni consecutive qualcuno dovrebbe alzare il braccio e dire: “Scusate, tolgo il disturbo perché non sono in grado” ».
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