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Mkhitaryan: “Daremo tutto per riprenderci lo scudetto. Futuro? Modric mi spinge a…

Mkhitaryan: “Daremo tutto per riprenderci lo scudetto. Futuro? Modric mi spinge a… - immagine 1
Il centrocampista armeno dell'Inter parla degli obiettivi stagionali e del confronto con il croato del Milan
Fabio Alampi Redattore 

Henrikh Mkhitaryan, nella sua intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato anche di obiettivi stagionali e del confronto a distanza con Luka Modric, altro campione che sembra non conoscere il passare del tempo: "Modric? Non è un derby tra noi, è Inter-Milan. Modric, però, è un esempio per chi ama questo gioco e crede nel calcio. Ha fatto una carriera straordinaria e dimostra che con la mentalità giusta si può durare tantissimo: io penso che ne abbia ancora per 3-4 anni a livelli altissimi. Spinge ad andare avanti anche me: non parlo del mio contratto che scade, ma in generale io voglio giocare a pallone il più a lungo possibile. Tutto, però, a una condizione: che sia capace di dare ancora qualcosa alla mia squadra. Quando sentirò che non ho più la stessa forza, arrivederci a tutti e grazie".

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Di solito l'Inter è sempre partita da favorita, ma quest'anno insegue già: cambia qualcosa?

"È solo un gioco psicologico tra le squadre per togliere o mettere la pressione. Alla fine, tutti vogliono e possono vincere lo scudetto. Guardate la classifica: dopo 6 giornate ci sono 5-6 squadre lì in alto, qualcuna vuole per caso tirarsi fuori? Il Napoli lo ha vinto l'anno scorso, ma non possiamo negare di essere tra i favoriti pure noi: non sarà facile, ma daremo tutto per riprenderci il tricolore".

Questo ciclo di trasferte, Roma più Napoli, può dire al mondo chi siete davvero?

"No, due partite non bastano. Come non erano indicative le due sconfitte precedenti. È un percorso, posso solo dire che ci stiamo preparando per raccogliere i frutti. La crescita è evidente, non manca molto per completare il puzzle: solo piccoli dettagli da sistemare per fare definitivamente clic. Ma una squadra, come un giocatore, vivrà sempre qualche momento di basso e non solo alti. L'importante è restare uniti, come gruppo e come individui".

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Dopo la beffa col Napoli e il ko col Psg, è più la voglia di rivincita europea o quella di scudetto?

"Gli eventi negativi della vita non devono abbattere, ma rendere più forti. Bisogna pensare positivo, lavorare di più, migliorarsi. Ad esempio, nessuno deve credere in partenza che non avremo più la possibilità di giocarci una finale di Champions. Al contrario, devi volerci riprovare, avere più fame".

Quella sua parola, "ingiocabili", è invece diventata una croce, ma lei la scorsa stagione ha anche detto: "A volte ci sentiamo troppo forti e non siamo concentrati...". Aveva ragione.

"Sì, è stato un problema evidente, abbiamo perso punti perché, inconsciamente, pensavamo forse che ce l'avremmo fatta comunque. Anche su questo stiamo lavorando tutti insieme grazie all'allenatore: vogliamo evitare di cadere ancora in quell'errore. Però, resto dell'idea che, se ci alleniamo bene e ci sacrifichiamo, allora per l'Inter tutto diventa davvero possibile. Non è arroganza, ma voglia".