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"Sono scappato, sono andato all'autobus per salutarlo e non gli ho nemmeno stretto la mano. Volevo scappare. Penso che se salissi sull'autobus, se tornassi con loro a Milano, se entrassi in uno stadio San Siro pieno, se entrassi nel Duomo [Duomo di Milano] pieno di gente, credo che non andrei al Real Madrid. Penso che l'emozione mi impedirebbe di andare. Ma volevo andare. Pensavo che fosse il momento giusto. Dovevo scappare. Marco era lì. Se al posto di Marco ci fosse stato Dejan Stankovic, o Diego Milito o Julio Cesar, sarebbe stata la stessa storia."
"Perché sono qui a parlare con te adesso?", chiede. Non perché ora sono al Fenerbahce o perché ho vinto la Premier League con il Chelsea. Perché ho vinto due volte la Champions League. Ecco il motivo. Penso che ci siano altre squadre e club in cui, quando lo fai, anche altri ragazzi [allenatori] lo fanno. Io vinco questa stagione. Tu la prossima. Tre anni dopo, ne arriverà un'altra e allora la gente sarà ancora più confusa su quale stagione hai vinto. Se vai al Real Madrid, al Barcellona, al Manchester United, in queste grandi squadre, forse la gente non ha la stessa sensazione. Ma se vai a Porto, se vai a Milano, tutti lo sanno. Vincitore della Champions League 2004, vincitore della Champions League 2010. Chi era l'allenatore? Mourinho."
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