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Getty Images
Shunsuke Nakamura, ex centrocampista giapponese con un passato in Italia con la maglia della Reggina, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Ho smesso a 43 anni, ora voglio fare l'allenatore. A dicembre sono stato a Parma e ho visto come si lavora in Italia. Stimo il Como di Fabregas e stravedo per Simone Inzaghi. Ogni anno riesce aggiungere qualcosa di nuovo".
Gli allenatori più importanti?
"Bortolo Mutti e Walter Mazzarri. Il primo è stato un secondo padre, col secondo, invece, comunicavano a gesti o con scritte sui fogli, ma grazie a lui ho imparato molto. L'ho avuto nel 2004-2005, l'ultimo anno a Reggio".
Un ricordo particolare?
"Gesticolava un sacco, poi mi chiedeva se stessi bene, come mi trovassi a Reggio, se in famiglia fosse tutto ok".
L'avversario a cui è più legato?
"Roberto Baggio. Il 5 ottobre 2002, al Granillo, segnai il primo gol su punizione in Serie A contro il suo Brescia. Bramavo di far vedere a un campione come lui cosa sapessi fare. A fine partita non gli chiesi la maglia per rispetto".
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