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Intervistato da news.superscommesse.it, Massimo Paganin, ex difensore dell'Inter, ha fatto il punto sui nerazzurri dopo la prima giornata di campionato:
Il 3-5-2 è il sistema di gioco che ha dato più risultati, anche perché è quello che molti calciatori di questa Inter conoscono alquanto bene, proprio perché già collaudato. A parte un paio di innesti nell'undici iniziale, ci sono gli stessi dello scorso anno, per cui non ci si poteva aspettare grossissime novità in chiave tattica da parte di Chivu.
L'Inter può giocare con soluzioni diverse, naturalmente, come si è visto già nel Mondiale per club, ma credo che sia l'assetto che può lasciare più garanzie, al momento.
A essere sincero, Sučić mi era piaciuto non tantissimo nel Mondiale per Club, evidentemente perché aveva bisogno di un po' di tempo per ambientarsi e adattarsi alle disposizioni di Chivu; contro il Torino, invece, mi è piaciuto, sia dal punto sul profilo della personalità che sulla qualità delle giocate. È un giocatore che offre la possibilità di essere utilizzato sia da play che da mezz'ala, a mio modo di vedere.
Bonny sa che in questa squadra, almeno nei primi tempi, ricoprirà un ruolo alternativo nei momenti in cui occorrerà far respirare sia Thuram che Lautaro Martinez, i quali restano punti fermi in attacco. Cercherà di ritagliarsi il suo spazio, come è giustissimo che sia, ha iniziato molto bene in questo campionato e ha realizzato anche un gol che fa morale; naturalmente, dovrà dimostrare ancora tanto.
L'Inter gioca per vincere tutto. Ci sarà la Champions League a breve, poi la Supercoppa a dicembre, oltre che la Coppa Italia e il campionato, naturalmente. Sono tutti obiettivi da raggiungere, ma lo si è visto quanto sia complicato e difficile portare a casa i risultati, specialmente nell'ultima stagione; non portare alcun trofeo a casa non significa che una squadra abbia fallito, perché anche soltanto arrivare vicino a tutti i traguardi vuol dire che dietro c'è stato un lavoro svolto molto bene, perché la squadra ha tenuto livelli molto alti su una mole di partite vertiginosa.
Chivu resta una scommessa, è agli inizi e dovrà fare ancora tanto per arrivare in alto; dovrà essere bravo a motivare sempre tutti, se si vuole creare una squadra coesa e che lotti insieme per vincere. Marotta ha ribadito che lui non è un ripiego, per cui non credo che all'Inter non sappiano quello che fanno. Sa che arriveranno le partite complicate e difficili, quelle per le quali sarà valutato, ma mi sembra che si stia preparando con grande determinazione.
(Fonte: news.superscommesse.it)
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