Intervistato da Tuttosport, Gianluca Pagliuca tocca diversi argomenti legati all'Inter. Il primo riguarda le polemiche che hanno travolto Yann Sommer dopo la gara con la Juve. "È troppo facile ora gettare la croce addosso a Sommer: l’Inter in difesa ha palesato diversi problemi e la sconfitta contro la Juve certamente non è imputabile solamente al portiere, che comunque poteva fare meglio. Sul gol del 4-3 di Adzic ritengo che Sommer abbia delle responsabilità: non mi è piaciuto come si è messo e la conclusione gli piega la mano, ergo si poteva respingere. Per il resto non sono d’accordo con chi dice che Yann è stato un disastro: la rete di Yildiz ad esempio è un pezzo di bravura del turco, che infila la palla all’angolino tenendo bassa la conclusione. Vallo a prendere quel tiro...".

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Pagliuca: “Inter, troppi cali di tensione. Sommer? Ecco cosa penso. Thuram? Ormai…”
Quindi Sommer non è da giubilare dopo Torino?
—«Il portiere infallibile non esiste. Sommer ha preso tanti gol in questo avvio di stagione, ma mica soltanto per colpa sua. Comunque se la società e Chivu ritengono più affidabile Martinez, che ci puntino: a patto che ci siano scelte chiare e nette. Non amo l’alternanza tra i portieri di gara in gara: così facendo si bruciano due giocatori invece che uno. Tra i pali servono gerarchie ben precise: in questo resto della vecchia scuola per cui uno fa il titolare e l’altro il vice».
Eventualmente Martinez sarebbe pronto per prendersi la porta dell’Inter da titolare?
—«Per me è bravo. L’ho visto giocare varie volte l’anno scorso e ha sempre fatto bene. Le qualità non gli mancano e la stessa società crede in lui, visto che potevano andare su altri portieri in estate e non l’hanno fatto. Questo significa che anche in chiave futura puntano sullo spagnolo».
Prima accennava ai diversi problemi difensivi dell’Inter: a cosa allude?
—«Noto troppi cali di tensione. Era già successo l’anno scorso contro Parma e Lazio, gare in cui l’Inter era in controllo prima di farsi rimontare. Quei punti persi sono costati lo scudetto, ma evidentemente la lezione non è servita. La cosa che mi meraviglia è vedere certe disattenzioni da parte di giocatori esperti e di alto livello. Fossero ragazzini potrei capire, ma da dei campioni non me lo aspetto».
Ci fa un esempio?
—«Sono convinto che se sabato fosse stata la Juve ad andare in vantaggio 3-2 a 10 minuti dalla fine, non si sarebbe mai fatta rimontare. Quest’Inter manca di cinismo. Ad esempio il 3-3 scaturisce da una leggerezza di Bastoni, che fa un fallo assolutamente inutile ed evitabile».
A proposito i tifosi in estate si aspettavano un grande colpo dietro...
—«La rosa resta di alto livello seppur non più giovanissima. Mi piaceva Leoni, ma Akanji è un buon innesto. Lookman poi l’avrei preso a prescindere, nonostante l’Inter davanti abbia diversi giocatori validi. Il nigeriano però è un top player e quelli come lui fanno sempre comodo».
Da capitano invece come avrebbe gestito il caso Thuram?
—«Mi sembra una tempesta in un bicchier d’acqua. Ormai si fa polemica su qualunque cosa. Sono fratelli: è normale che possa scappare un sorriso. Non ne farei un dramma e penserei al campo, dove Marcus fa la differenza e l’ha dimostrato anche contro la Juve. Uno come lui bisogna tenerselo stretti, altro che metterlo in discussione per una sciocchezza...».
Infine se le prossime gare dovessero andare male, Chivu potrebbe rischiare grosso?
—«Io sono per dare tempo e fiducia a Chivu, che è un allenatore giovane con idee nuove. Credo sia giusto che in questa fase delicata la società lo supporti. L’Inter vive un momento di difficoltà certamente superabile e la classifica resta ancora molto corta. Almeno fino a Natale aspetterei a emettere sentenze: poi verso metà campionato si può fare un primo bilancio ed eventualmente valutare altre soluzioni, se le cose non dovessero andare bene».
(Tuttosport)
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