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L’ansia sta già salendo a casa dei suoi genitori?
«Eh sì, anche se in questi anni io e Simone li abbiamo abituati alle emozioni. Si stanno preparando: a Monaco però andrò solo io. Mio papà Giancarlo e mia mamma Marina resteranno a Piacenza a seguire la gara dalle loro postazioni portafortuna».
Il Psg ha punti deboli?
«Pochi. Anche il Barcellona però era oggettivamente ingiocabile: contro Yamal e Raphinha in teoria parti sotto di due gol, eppure… Per giunta i francesi hanno Donnarumma: gli ho visto fare 6-7 parate senza senso. È un muro, ma i nerazzurri possono giocarsela».
Si aspettava la riapertura della corsa scudetto?
«È il bello di questo campionato, ancora incerto su ogni obiettivo. Bisogna ammettere che il Napoli è in vantaggio di un punto e ha il destino nelle proprie mani».
Non le sanguina il cuore a vedere il Milan così alla deriva?
«Sono e resto tifoso rossonero, il Milan è la mia vita e vorrei sempre vederlo in corsa per ogni obiettivo. Mi auguro che il prossimo sia l’anno del Diavolo, l’Europa è il palcoscenico che merita».
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