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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex esterno dell'Atalanta Ruggeri, ora all'Atletico Madrid, ha parlato della sfida di stasera contro l'Inter
Sono 4 partite da titolare di fila… Ci siamo?
«Spero di sì. All’inizio ho giocato, poi un po’ meno, ora di nuovo. Dovevo ambientarmi. Ma titolare o no c’è una costante: mi trovo veramente bene».
Che difficoltà ha incontrato?
«Sulla parte difensiva, che il mister cura molto. Come il Gasp, ma si può difendere in modi diversi, c’è una differenza di modulo e dovevo capire cosa voleva Simeone, far miei alcuni concetti».
Com’è il Cholo?
«Motiva molto, ti sta addosso e spinge a non accontentarti mai. In diversi aspetti mi ricorda tanto Gasperini. Penso all’intensità degli allenamenti, qui sono più brevi ma l’idea di fondo è la stessa: arrivare a stare molto bene in partita, sia di gambe sia di testa».
Differenze?
«Qui si usa molto di più la palla, in Italia in certe situazioni di fisico si faceva più l’aerobico senza palla».
In Champions avete perso con Liverpool e Arsenal .
«Con l’Arsenal eravamo lì, se entra la traversa di Julian è un’altra partita, poi abbiamo preso gol e ci siamo demoralizzati. Ma possiamo giocarcela benissimo con tutti, anche con le inglesi».
Ricordi dell’Inter?
«Il mio debutto in Serie A. Finì 0-0, poi ho sempre perso. Una serie negativa che va fermata. L’Inter è forte ma abbiamo i mezzi per metterla in difficoltà. Faremo una grande partita. Dobbiamo sfruttare il fattore campo, in casa abbiamo pareggiato la prima e poi vinto sempre, compreso il 5-2 al Real Madrid».
L’Inter in Champions è a punteggio pieno.
«E ha incassato solo un gol».
Ha visto il derby?
«Si. Bella partita, se entra il colpo di testa di Acerbi è un’altra gara, ma quando Maignan sta così è difficile fargli gol. Il Milan difensivamente l’ho visto molto bene. Senza coppe europee si concentra solo sul campionato e per me è candidato al titolo. Come la Roma, sennò il Gasp si arrabbia. Ho visto il primo tempo con la Cremonese, la Roma è una squadra tosta che sta bene e gioca bene, va forte e ha le idee chiare. Del resto sappiamo com’è il Gasp. Io ho avuto la fortuna di averlo 5 anni e devo solo ringraziarlo per quello che mi ha dato e per quello che ha fatto per l’Atalanta e per la città».
Lo sente?
«Si, anche domenica. Abbiamo parlato un po’ e l’ho sentito contento. Parliamo spesso e mi fa molto piacere. In questi mesi mi ha aiutato con tanti consigli».
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