fcinter1908 news interviste W. Sabatini: “L’Inter ha la squadra più forte. Chivu ha capito subito una cosa. Conte? Amo…”

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W. Sabatini: “L’Inter ha la squadra più forte. Chivu ha capito subito una cosa. Conte? Amo…”

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Intervistato da Tuttosport, Walter Sabatini ha toccato diversi argomenti
Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 

Intervistato da Tuttosport, Walter Sabatini ha toccato diversi argomenti. Parlando della lotta scudetto, il dirigente ha voluto aggiungere una cosa: "Aspetti, aggiungiamoci pure il Bologna, altrimenti facciamo un torto al meraviglioso lavoro di Vincenzo Italiano. Non penso che a Bologna, dal 1964, abbiano mai visto una squadra migliore di questa. La lotta è aperta davvero a tante realtà, quello dello scudetto è un discorso che interessa molte squadre. Anche perché mi sembra assurdo pensare alla zona Champions: le grandi in questo momento possono ragionare tutte per vincere, a maggior ragione perché nessuna ha preso il largo. Dopo la sosta la corsa entrerà sicuramente nel vivo: mi divertirò ancora di più".

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Chi la intriga di più?

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«La Roma sta diventando reale: vedo miglioramenti ogni domenica. È molto forte in difesa, trova linee di passaggio pulite. Soffre la mancanza di una punta, ma Gasperini sarà capace di inventarsi qualsiasi cosa. Ma non cambio idea sui reali valori del campionato: l’Inter ha la squadra più forte, l’organico più completo di tutti. Ha i mezzi per poter fare grandi cose e Chivu ha subito capito come modellare il gruppo secondo le sue idee». 

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E il Napoli? Perché Conte ha alzato la voce? In fondo ha solo due punti di ritardo sulla vetta...

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«Infatti nel Napoli non vedo i problemi che descrive Conte. Il livello delle prestazioni è sempre alto, col Bologna è complicato per chiunque. Conte cerca di parlare per la squadra, magari stavolta è andato fuori spartito, ma ha un gruppo competitivo e forte. A meno che non ci siano problemi di quotidianità, non penso ci sia un guaio reale. Sono gli infortuni muscolari le vere complicazioni. Ci si allena poco, la partita non sostituisce l’allenamento. Ogni squadra, non solo il Napoli, deve cercare di diminuire questo tipo di intoppi». 

Un allenatore come Conte sarebbe stato difficile da gestire anche per lei?

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«No, io amo gli allenatori rompiscatole e bravi. Io ce l’ho con quelli scarsi. Conte allena anche quando parla ai microfoni e sono certo che ogni sua considerazione nasca per ottenere qualcosa, per raggiungere un obiettivo nello specifico. Non dice niente per niente, non parla solo con la pancia». 

E Spalletti? Perché ha subito parlato di scudetto riferendosi alla sua Juve?

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«Fa benissimo, perché è un risultato improbabile, ma non impossibile. Parlare di tricolore non è farneticante, Spalletti si è assunto una responsabilità prima di tutto coi suoi giocatori. Vuole ottenere il massimo, per cui non si accontenta del quarto posto. E poi ha un gruppo tutto sommato giovane, con giocatori non ancora campioni, ma che possono diventarlo. Solo affrontando temi scottanti, come lo scudetto, può farli crescere. D’altronde, non ho mai visto nessuno vincere a novembre. Nessuno. Credere nello scudetto non è una pazzia». 

(Tuttosport)