La partita è stata abbastanza equilibrata nella prima parte, quando i bianconeri sono stati bravi a pressare gli avversari e a cercare di chiudere le linee di passaggio. Significa che Thiago Motta aveva preparato bene la sfida. Questo Napoli, però, ha risorse tecniche e, soprattutto, umane e nella ripresa si è vista la differenza di passo, di conoscenze, di idee. A centrocampo i ragazzi di Conte hanno letteralmente dominato, prendendo in mano il pallino del gioco. Hanno costretto la Juve negli ultimi 30 metri, sono riusciti a pareggiare e poi a passare in vantaggio: lo hanno fatto con una determinazione e una volontà che, alla lunga, sono imprescindibili se si vuole raggiungere il grande traguardo. Di questo Napoli ammiro la totale dedizione alla causa dei giocatori: lottano, corrono, non mollano mai un centimetro di campo e poi hanno doti tecniche che possono mettere in crisi qualsiasi avversario. Avete visto che partita ha disputato Anguissa? Era dappertutto, a centrocampo quando si doveva recuperare il pallone, poi subito pronto a guidare la transizione e a inserirsi in attacco per la botta conclusiva o per il colpo di testa, com’è avvenuto in occasione del pareggio. Un giocatore che Conte ha completamente recuperato, e di questo gli va dato merito, dopo un periodo piuttosto grigio. Ciò vuol dire che l’allenatore è entrato nelle teste dei suoi ragazzi, li ha convinti dell’importanza del lavoro e adesso viene ripagato con prestazioni da applausi.
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