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Salvatore Esposito: “Pio terrà i piedi per terra. Vederlo così non mi sorprende perché…”
Salvatore Esposito ha sulle spalle la responsabilità del fratello maggiore. E' il più grande dei tre ragazzi passati all'Inter, dove ora Pio, il più piccolo, si sta affermando definitivamente. Ne ha parlato alla Gazzetta dello Sport di oggi, partendo dalla gioia per il gol segnato dal suo fratellino in nazionale: «Ero a un evento della nostra scuola calcio a Brescia, alla Voluntas. C’era anche Sebastiano e guardavamo la partita sul telefono. Quando Pio ha segnato più che esultare ci siamo emozionati. Ci sta regalando davvero tante gioie, soprattutto per il ragazzo che è più che per il calciatore. Tra di noi c’è amore vero».
Davvero non avete esultato?
«Beh sì, abbiamo urlato gol e chi non stava vedendo la partita forse s’è spaventato...». (ride)
Pio a Tallinn ha calciato al volo d’esterno destro un pallone che arrivava rasoterra dalla sinistra: non è proprio una giocata semplice...
«Un gran gol, davvero. Ma lui questi colpi li ha, in allenamento gli ho visto fare parecchi gol così, calciando palloni difficili e azzeccando traiettorie complicate. Quando dico che lavora tanto e cerca di migliorarsi sempre, è perché mi riferisco anche a questi dettagli».
Cosa gli aveva promesso per il primo gol che avrebbe segnato in Nazionale?
«Niente niente, sono scaramantico, nessuna promessa. Non anticipo mai nulla, però da lui ci aspettiamo tante altre gioie. Come se le aspetta l’Inter e soprattutto la Nazionale, che è la cosa più importante».
La maglia di Tallinn dove sarà conservata?
«Dai nostri genitori, le maglie più importanti le tengono loro. Gli esordi di Seba, il mio in Nazionale, alcune di Pio con l’Inter: le maglie storiche sono tutte in una stanza. Però ormai le sue prendono il sopravvento, auguro a mia madre di occupare tutta quella stanza con le sue maglie».
C’è il rischio che voli troppo alto?
«No, sono certo che Pio terrà i piedi per terra. Non è uno che si monta la testa».
Lei l’ha visto crescere da vicino in due stagioni allo Spezia. Seguirlo invece da lontano che impressione fa?
«Vederlo crescere accanto a me è stato incredibile, si percepiva giorno dopo giorno la sensazione delle sue qualità, ogni allenamento era un passo in avanti. Per questo vederlo così non mi sorprende. Chi non lo conosce può rimanere sorpreso a vedergli fare certe giocate, ma io non lo sono perché gliele vedo fare da anni: la differenza è che adesso le fa molto meglio!».
Ha segnato in Serie A, ha segnato in Nazionale. A Pio manca un gol in Champions: preferisce quello oppure uno decisivo nel derby?
«No dai... Noi siamo orgogliosi di quello che sta facendo, siamo fieri di lui. Non gli auguro niente. L’ho detto, sono scaramantico...».
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