Dopo tre mesi a Bruges, ha ricevuto la Scarpa d’oro come miglior giocatore del mese di ottobre nella Pro League belga. Quest’estate è arrivato al Club Brugge come il rinforzo più costoso del mercato belga e come figlio del celebre Dejan Stanković, ma in meno di tre mesi ha costretto tutti a non guardarlo più attraverso nessuno di questi due filtri.

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Stankovic: “L’Inter voleva prestarmi in Serie A, poi ha rallentato l’affare ma io…”
Ora lo vedono semplicemente come un eccellente centrocampista, Aleksandar Stanković: uno che non sente la pressione delle aspettative e che sta diventando un calciatore serio. Per un ragazzo così giovane, mostra una maturità sorprendente in campo, e lo dimostra anche il primo vero grande intervista della sua carriera professionale.
In occasione del premio come miglior giocatore del mese, il magazine belga HLN ha voluto raccontarlo più da vicino
L’Inter la scorsa estate voleva prestarti in Serie A…«È vero.»
Anche Stoccarda e Wolfsburg ti cercavano?«Ho scelto Bruges con il cuore. Dopo i primi colloqui con i dirigenti del club ero convinto. A luglio ho incontrato i direttori Devy e Bob in un hotel di Milano. Dopo due minuti di conversazione mi era già chiaro tutto e ho detto “sì”. Avevo una sensazione positiva. Bruges è un grande club, che ha il coraggio di dare spazio ai giovani, anche in Champions League. Questo è stato il fattore decisivo. L’Inter stava un po’ rallentando le trattative, ma ero sicuro che l’accordo si sarebbe trovato», spiega Stanković.
I club si sono accordati per 9 milioni di euro, ma l’Inter ha inserito delle clausole di riacquisto: la prossima estate potrà riportarlo a Milano per 23 milioni, quella dopo per 25.
Credono ancora molto in te…«Non lo so, questo dovete chiederlo a loro. Per me la clausola non era necessaria. Io volevo solo venire a Bruges.»
Cosa ti ha detto tuo padre quando hai scelto Bruges?«Che era un passo giusto per me. Ma sia chiaro: la decisione è stata mia. L’ho informato quando avevo già scelto.»
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