Ha sempre dato il Napoli favorito complice anche il calendario. E sempre dello stesso avviso?
«Le cose non cambiano. La mia idea era quella ed il Napoli è arrivato fino in fondo. Certo: non aveva e non ha la qualità della rosa dell'Inter. Neppure numericamente. Ma è una squadra con un allenatore che ha un grande carattere, oltre ad essere molto esperto in Italia».
Napoli a Parma e Inter contro la Lazio. Chi rischia di più?
«Oggi sembrerebbe che possa rischiare di più l'Inter. Però anche il Parma è una squadra che gioca discretamente e che ha bisogno di punti. A questo punto può accadere di tutto, ma io continuo a dire che il Napoli può farcela».
Azzurri senza Lobotka, neroazzurri con la testa anche alla finalissima di Champions. Vantaggi e svantaggi?
«Avere la testa alla Champions non è mica uno svantaggio. Anzi. I giocatori possono recuperare. E poi come già visto con il Torino, possono tranquillamente giocare anche le riserve, che poi non sono riserve ma titolari panchinari. Il Napoli purtroppo non ha quella qualità nella rosa».
Il campionato si deciderà quasi certamente all'ultima, con il Cagliari che arriva al Maradona e l'Inter che fa visita al suo Como. Che finale si aspetta?
«Il Como non regala nulla. Gioca bene, ha voglia di passare alla storia e di migliorarla dopo le sei vittorie di fila dei lariani. E questo è un bel segnale per il Como. E poi sono certo che Fabregas farà di tutto per battere l'Inter».
Chi merita di più lo scudetto?
«Entrambe. Il Napoli fatto un ottimo campionato con qualche difficoltà, non dimentichiamo la partenza di Kvaratskhelia a gennaio. L'Inter con il Barça ha dimostrato grande qualità: sia fisica, sia mentale. Oltre ad avere anche un grande allenatore. Diciamo che stiamo assistendo ad un bel campionato. Forse entrambe potevano correggere qualche errore. Ma capita tutto nel campionato italiano».
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