"Il morale è totalmente diverso da quello del Napoli: potrebbe anche essere un problema. Andrà gestita l'euforia. Conte ha sempre un punto di vantaggio, è padrone del suo destino. Due successi rischiano di non bastare a Inzaghi.
Il calendario nerazzurro sembra più impegnativo: la Lazio lotta per un obiettivo che non è solo la Champions, l'Europa potrebbe sfuggirle del tutto (dipende anche da Milan-Bologna di Coppa Italia), quindi non farà da sparring-partner. [...] Poi c'è il Como che non ha alcun interesse di classifica, ma viaggia a un metro da terra: gli riesce tutto, diverte e si diverte, è reduce da sei successi di fila e non ha niente da perdere".
"L'Inter aveva accettato la sconfitta in campionato, Inzaghi è stato logico e coraggioso a schierare le seconde linee con Verona e Torino. Non poteva immaginare che il Napoli avrebbe perso due punti con il Genoa. Insistendo con Asllani e compagnia di riservisti, potrebbe anche avere rimpianti: ora servirà un compromesso, ma è chiaro che il progetto di preservare tutti i big per la Champions andrà rivisto e corretto.
[...] Sembra che le energie stiano ritornando come per miracolo: Dumfries, Dimarco e Thuram migliorano, Mkhitaryan non ha 90' super ma può solo migliorare, Acerbi è all'ennesima rinascita. Resta il dubbio Lautaro e non è uno da poco: per l'argentino c'è soltanto il Psg, il campionato può attendere. Ma la cosa sorprendente è il rendimento delle seconde linee tanto vituperate in stagione: mai visti Asllani, Zielinski, Zalewski, Taremi e De Vrij così sicuri, aggressivi, nella manovra e, per di più, contemporaneamente".
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