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Thuram jr: “Derby d’Italia? Che strano giocare contro Marcus. Lui è orgoglioso di me. Ma…”
In un'intervista concessa a Cbs Sports Golazo, Khéphren Thuram, fratello dell'attaccante dell'Inter Marcus è tornato sul derby d'Italia e ha parlato del rapporto con lui. «Derby d'Italia? È stata una partita fantastica, sappiamo che è una partita importante per i nostri tifosi perché è il Derby d'Italia e l'abbiamo vinto, quindi sì, è la cosa migliore da fare durante quella partita. Mio fratello? Dopo la partita, era piuttosto calmo. Mi ha detto che era felice per me, che avevo fatto una bella partita. È mio fratello maggiore, quindi non posso dirgli niente perché probabilmente mi picchierà! (ride.ndr). È il fratello maggiore più orgoglioso di sempre, era davvero orgoglioso di me», ha detto.
Il centrocampista della Juve ha ammesso che gli sembra sempre un po' strano scontrarsi con il fratello, soprattutto quando devono marcarsi ed essere concentrati sul loro lavoro. «Durante la partita, a volte era un po' strano perché era accanto a me, non sorrideva, era concentrato su quello che doveva fare. A volte era strano per me perché sorride sempre, scherza sempre, ma durante quella partita non era così divertente», ha spiegato.
E a proposito del loro rapporto ha aggiunto: «Lui è un attaccante quindi è toccato sempre a me difendere. Era più bravo di me e spesso finivo per piangere e lui mi prendeva in giro. Era competitivo in tutto, anche quando giocavamo alla play anche a NBA 2k era competitivo, sul campo da gioco e ovunque e finivo spesso per piangere». «Ho visto i sacrifici fatti da papà e da mio fratello e sono motivato a fare lo stesso», ha aggiunto il calciatore di origini francesi.
«Tudor? È una persona molto alla mano, parla tantissimo con noi. Quando è il momento di divertirsi si diverte con noi, ma quando è il momento di lavorare lo fa duramente. Quindi penso che abbia un buon equilibrio nella sua vicinanza alla squadra. Può chiederci molto: noi siamo disposti a seguirlo perché sappiamo che parla solo e soltanto per il nostro bene. Con lui lavoriamo molto fisicamente e tatticamente. Credo che ci abbia aiutato ripartire da Tudor: era con noi anche al Mondiale per Club e penso che sia stato molto importante per noi stare insieme e imparare a lavorare a livello collettivo», ha detto anche sulla Juve.
(Fonte: CbS)
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