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Toldo difende Sommer: “Ho telefonato a una persona che lo aveva criticato e gli ho detto…”

Gianni Pampinella
Gianni Pampinella Redattore 
Intervistato da La Stampa, l'ex portiere nerazzurro difende Yann Sommer

Intervistato da La Stampa, Francesco Toldo ha voluto difendere la categoria dei portieri. L'ex nerazzurro ha speso parole anche per Yann Sommer, travolto dalle critiche dopo Juve-Inter. "I portieri sono gli ultimi a sbagliare: perché se l’avversario arriva a tirare vuol dire che prima hanno sbagliato i centrocampisti o i difensori, no? Altre volte invece c’è l’errore individuale. Io presi un gol sotto le gambe durante una Inter-Juventus di Coppa Italia. Può capitare, l’importante è capire che si tratta della tappa di un percorso e non fare dei drammi".

Un portiere come vive certi momenti, in partita?

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«Dipende dal carattere, dall’età, dall’esperienza. E dipende dall’avversario. Parliamoci chiaro: l’Atalanta ha preso 4 gol, ok, ma contro il Psg… Tu, portiere, hai voglia a richiamare compagni e guidare la difesa, ma se sfidi certi big puoi arrivare solo fino a un certo punto».

Il discorso della gestione della difesa spesso passa in secondo piano rispetto alle parate.

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«Beh, in realtà, è fondamentale. Con la testa devi anticipare i movimenti e i tagli, devi ragionare come gli attaccanti. Se sei bravo a “guidare” e i difensori ti ascoltano, eviti parecchi gol».

Ma le critiche condizionano o si riesce a restare focalizzati sul proprio lavoro?

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«Con il tempo ti abitui a gestire le pressioni, a soffrire. Però devi anche essere psicologo, capire che la società, ormai, ha una memoria da criceto. Quello di buono che hai fatto, le persone se lo dimenticano in un attimo. E poi viceversa: si dimenticano di averti attaccato. Sa cosa ho fatto io in questi giorni? Ho telefonato a una persona, gliel’ho proprio detto: avevi criticato Sommer, ma in Champions hai visto che parata? Sabato l’avevi ammazzato».

(La Stampa)