fcinter1908 news interviste Zambrotta: “Vincere è nel Dna Juve. Ecco come Tudor può contenere Dumfries e Dimarco”

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Zambrotta: “Vincere è nel Dna Juve. Ecco come Tudor può contenere Dumfries e Dimarco”

Andrea Della Sala Redattore 
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex difensore di Milan e Juve ha parlato della sfida con l'Inter e della squadra di Tudor

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex difensore di Milan e Juve ha parlato della sfida con l'Inter e della squadra di Tudor

Con Igor Tudor, 104 gare: come tecnico le piace?

«Sì, da sempre. Abbiamo passato bei momenti e ci vedevamo anche fuori dal campo. È una persona stupenda, ha sempre fatto bene. Dargli fiducia è stata un’ottima scelta».

Lois Openda ed Edon Zhegrova: colpi azzeccati?

«Sono ottimi acquisti. Per questioni economiche a Kolo Muani hanno preferito Openda. È più giovane e al Lipsia ha fatto bene: è rapido, veloce e duttile perché può giocare come seconda punta. Zhegrova, anche se è fermo da circa nove mesi, ha qualità e ha la possibilità di lavorare per riprendere la forma ed entrare nei meccanismi di Tudor. Punta l’uomo, dribbla, crea superiorità: ma deve tornare al 100%».

Contro l’Inter non ci sarà Andrea Cambiaso.

«L’Inter in fascia ha Dimarco e Dumfries che spingono molto, quindi può servire almeno un uomo di contenimento, come Kalulu su Dimarco che a volte è il nerazzurro più pericoloso. Dall’altra parte Joao Mario può essere l’alternativa giusta su Dumfries, a Genova ha fatto una buona partita».

Altre “zone calde” da tenere d’occhio?

«Mi piace molto la fase difensiva della Juve e il ritorno di Bremer è come un acquisto, fondamentale: nelle prime partite la squadra è stata solida, ma ora l’Inter sarà una prova di difficoltà superiore».

Quale duello aspetta con più entusiasmo?

«Lautaro e Marcus Thuram contro la difesa juventina, una bella battaglia. E poi anche in mezzo al campo, Barella e gli altri contro Locatelli e Khéphren Thuram... Ma ce ne saranno tantissimi di duelli. Insomma, è il derby d’Italia: clima bellissimo, partita sentita anche se è solo la terza giornata. Dopo la sconfitta con l’Udinese, l’Inter vorrà riscattarsi».

Che obiettivo stagionale deve fissare la Juve?

«Quello di cercare di vincere: sempre. È il suo dna. Può esserci una stagione che va peggio, ma la Juventus deve puntare a lottare fino all’ultimo per lo scudetto. La squadra da battere è il Napoli: per lo scorso anno, per Conte che è rimasto e per il mercato».

Si percepisce grande fiducia in Tudor: perché?

«È una grandissima persona. È molto trasparente, diretto e chiaro, dice le cose in faccia. Lo spogliatoio è con lui, ha l’atteggiamento giusto e anche in campo lo si vede, è presente».

Se giocasse un solo trequartista con due punte?

«Potrebbe, ma Tudor l’ha fatto poco, a gara in corso. Però avendo tre giocatori che segnano e che hanno fatto bene nelle ultime stagioni... Meglio averli che non averli (ride, ndr ). A proposito di Vlahovic...».

Prego.

«A me è sempre piaciuto, lo scorso anno magari ha sofferto la condizione di essere l’unica punta a cui affidarsi. Probabilmente adesso sente meno peso e gioca più leggero: agli attaccanti a volte basta sbloccarsi e poi fanno un filotto di gol. In estate si vedrà».

A pelle: come finisce Juventus-Inter?

«Spero che vinca la Juventus!».