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“Mi sto giocando la vita”: Barella simbolo del sentimento Inter. E quel no all’Al-Hilal…

Fabio Alampi Redattore 
“Mi sto giocando la vita”: Barella simbolo del sentimento Inter. E quel no all’Al-Hilal… - immagine 1“Mi sto giocando la vita”: Barella simbolo del sentimento Inter. E quel no all’Al-Hilal… - immagine 1
Il centrocampista sardo ha esaltato il popolo nerazzurro con le sue parole. E ora sogna un regalo dal "suo" Cagliari

Un legame ormai indissolubile, quello tra Nicolò Barella e l'Inter: il centrocampista sardo, vice capitano nerazzurro, incarna a pieno lo spirito interista, e quelle parole dette all'arbitro Chiffi nel finale della partita contro la Lazio ("Mi sto giocando la vita") lo hanno avvicinato una volta di più ai suoi tifosi, che lo amano alla follia e che in lui si riconoscono. E per il suo futuro non ci sono dubbi: sarà a Milano.

Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Stavolta la parola "vita", spazzata spesso a sproposito sui campi di pallone, è stata calciata con maestria. Nicolò Barella, convinto fino alla disperazione, l'ha pronunciata domenica sera a San Siro. «Mi sto giocando la vita...», ha detto con occhioni sgranati all'arbitro Chiffi, richiamato di gran fretta al Var per quella mano galeotta di Bisseck.

[...] Ancora più vitale, però, è il rapporto dello stesso Barella con la squadra che rappresentava con la fascia al braccio: per lui il nerazzurro è ormai una questione esistenziale, appartenenza carnale. Sarà per questo che lo scambio catturato dalle camere è diventato materia di culto tra i tifosi: se c'era un modo per fare amare ancora di più il vice-capitano, era associarlo a quella scena che sapeva così tanto di Inter. È un club abituato a passare dal tormento all'estasi, e poi ancora al tormento, in un battito d'ali".

C'è solo l'Inter

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"Prima ancora di bussare a casa Inzaghi, i ricchissimi sauditi dell'Al-Hilal si erano già presentati da Barella, ma la porta non è stata mai aperta: non si vede da nessun'altra parte che non sia Milano e non solo per quel contrattone da 6,5milioni fino al 2029. Lui, la moglie Federica e i quattro pargoli hanno messo radici".


Tra Como, Cagliari e PSG

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"Oggi Nicolò non partirà dall'inizio, anche perché dopo quello scambio con Chiffi è cambiato il cielo sopra la sua Inter: il campionato sembra andato via ma, se da Napoli arrivassero notizie di miracoli e la situazione al Sinigaglia fosse ancora bloccata, la mezzala di Inzaghi sarebbe pronto a giocarsela. Non è il suo miglior momento di forma, e si è visto nelle ultime settimane balbettanti, ma sta facendo un lavoro preciso per presentarsi al meglio nella finale di Champions, dove si troverà contro Vitinha e JoãoNeves, piccoletti terribili come lui.

[...] Tornato in Sardegna, ha iniziato il decollo e proprio oggi penserà parecchio alla sua isola: all'Inter servirebbe proprio un dono sardo, una prova di fierezza del suo popolo al Maradona. Nonostante qualche fischio qua e là quando è tornato alla Domus Arena, il filo con l'ex squadra non si èmai spezzato, al punto che il 10 aprile festeggiava all'Arena di Milano la Coppa Italia Primavera vinta dai rossoblù sul Milan".