Due i cambi effettuati da Chivu nella formazione che è scesa in campo contro l'Udinese, rispetto a quella dell'esordio col Torino. Dentro Bisseck per Pavard e Calhanoglu per Mkhitaryan e i due nuovi entrati non hanno convinto.

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Inter, Bisseck ancora distratto. Calhanoglu indietro, ma Chivu lo considera ancora strategico
"Bisseck è ancora distratto in marcatura, dopo gli harakiri della scorsa stagione, ma è in ritardo anche nel seguire le nuove richieste nella gestione rapida della palla: tutto parte da lì, dal modo in cui i “braccetti” iniziano a rovesciare il fronte. Dopo tre mesi esatti senza gare ufficiali e un’estate piuttosto complessa, Calha si è rimesso al solito posto forse in anticipo sui tempi: è sembrato, infatti, lontano parente del faro che fu e ha giocato 68 minuti sotto ritmo. Entrambi erano stati provati poco e niente nel precampionato e questo ha avuto un peso, come i 17 giorni di preparazione in più avuti dai friulani prima del campionato. Dal canto suo, il turco è considerato strategico anche nella nuova era in cui ai centrocampisti di turno è espressamente richiesta una precisa attitudine difensiva: tra i colleghi in rosa, Hakan rimane quello con più verticalità e per questo adatto al metodo Chivu. L’Inter sapeva anche questo dall’inizio, non a caso Calhanoglu è rimasto (e rimarrà) là dove sta", analizza La Gazzetta dello Sport.
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