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Capello: “Inter può risorgere dalle ceneri. Barça, occhio alla sbandate. Dove colpire Flick”

Andrea Della Sala Redattore 

Applicandosi con grande impegno anche in fase difensiva, perché se da una parte l’assenza di Lewandowski toglierà innegabilmente parecchio al Barça, dall’altra per Acerbi e gli altri difensori sarà complicato affrontare un attacco senza punti di riferimento: nell’area nerazzurra ci saranno magari meno uomini, ma molti arriveranno da dietro e allora è fondamentale che i centrocampisti di Inzaghi guardino più loro che la palla. Sulle fasce, Dumfries e Dimarco, supportati dai compagni, dovranno prestare la massima attenzione all’imprevedibilità di Lamine Yamal e Raphinha, tenendosi pronti all’uscita veloce in caso di ripartenza: Flick ha cambiato il Barcellona, la “vecchia” ragnatela di passaggi per arrivare al tiro è stata sostituita da un calcio aggressivo, rapido e verticale, ma l’altra faccia della medaglia è che i blaugrana concedono spazi in campo aperto. Ed è qui che l’Inter può colpire, a patto di superare la prima pressione. Anche in questo caso ho fiducia, perché i catalani sono maestri nell’aggredire sporcando le linee di passaggio avversarie ma i nerazzurri sono altrettanto bravi a venire fuori in velocità. L’altro nodo chiave è l’atteggiamento difensivo del Barcellona: Flick tiene una linea molto alta per mandare in fuorigioco gli attacchi rivali e il sistema spesso dà i suoi frutti, ma Inzaghi ha uomini come Thuram che possono sfruttare le eventuali letture sbagliate dei blaugrana. Sono sicuro che Simone abbia preparato i suoi in questo senso: mettiamoci nelle condizioni di punirli cercando la verticalità con i tempi giusti.