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L'Inter ha ripreso ieri gli allenamenti in vista della gara di domenica sera con la Lazio. Inzaghi ha caricato la squadra e mantenuto la concentrazione sul prossimo impegno e sull'obiettivo scudetto. La Champions, per il momento, può aspettare.
"La voglia fa i minuti nei quali l’Inter vuole grattare ogni minima possibilità di andare a prendersi questo scudetto. La voglia, sempre la stessa, che ieri Simone Inzaghi ha visto negli occhi dei giocatori, ieri pomeriggio riabbracciati per la prima volta dopo Torino. Ed è stata l’occasione per dirsi quel che deve essere l’obiettivo immediato, dove deve puntare la testa: a San Siro, non a Monaco", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Tutto sullo scudetto, perché l’Inter ci crede davvero. Inzaghi ha concesso due giorni di riposo dopo Torino, che rischiano di essere – almeno per i nazionali – gli ultimi fino alla fine del Mondiale per club, in caso di spareggio con il Napoli. Il tecnico e il suo staff hanno trovato il modo di caricare il gruppo ieri. E altrettanto faranno nelle prossime ore. Con un paio di concetti trasferiti in linea generale: non è questo il momento di pensare alla Champions, abbiamo un obiettivo da centrare e contro la Lazio servirà un’attenzione massimale, restiamo sintonizzati sul campionato che può ancora regalarci grandi gioie. E ancora: tensione massima, con l’idea che tutto può essere guadagnato e nulla perso. In linea teorica, almeno qui è la situazione ideale. Però il “guadagno” va costruito, scendendo in campo con il giusto atteggiamento. Per carità, non è che contro il Torino l’Inter abbia difettato sotto questo punto di vista. Ma la Lazio di domenica è un avversario dal coefficiente di difficoltà maggiore, anche per la posizione di classifica che ricoprire e i traguardi per cui è in corsa. Inzaghi dunque ha voluto suonare la carica. E per le prossime due partite, al netto dei giusti ragionamenti di condizione fisica per portare tutti al top in vista della finale Champions, l’idea è quella di schierare la migliore formazione, non scegliendo chi eventualmente avrà la testa già (troppo) proiettata al 31 maggio".
"Il concetto è chiaro: i ribaltoni possono esserci, ma l’Inter deve farsi trovare puntuale all’appuntamento. Ecco, questo è il ragionamento del gruppo nerazzurro. E c’è anche un sentimento diffuso di “giustizia” che il pareggio del Napoli ha in qualche modo restituito: la squadra sente di meritare almeno la possibilità di arrivare in corsa all’ultimo chilometro della corsa scudetto. Certo è che adesso ad Appiano si mescola concentrazione a buonumore. Ed è il mix perfetto che Inzaghi vuole mantenere almeno fino alla fine del campionato. Poi scatterà un’altra fase, l’avvicinamento a Monaco. Che cambierà rispetto a quanto inizialmente immaginato. Sia per qualche scelta di formazione corretta in corsa. Sia perché, con la gara di Como anticipata presumibilmente a giovedì 22, c’è più di una settimana senza partite da gestire e dal punto di vista atletico andrà trovata la formula giusta. Ma c’è tempo davanti per pensarci su. La testa adesso è a una volata in cui l’Inter ha recuperato terreno quando meno l’aspettava. E quelle facce sorridenti di domenica sera, al rientro da Torino, ieri ad Appiano si sono trasformate in concentrazione. Monaco è troppo lontana. C’è uno scudetto che è stato bello portare sul petto e l’idea di fare il bis proprio non dispiace. Tra l’altro - altro elemento che fa felice lo staff tecnico - mantenere la tensione alta fino all’ultimo turno va considerato un fattore positivo: il Psg gioca la finale di Coppa di Francia sabato 24, ma ora anche l’Inter arriverà lanciata, senza spine staccate né dal punto di vista mentale né sotto il profilo fisico. Ecco: tutto questo ha un senso se domenica Thuram e compagni batteranno la Lazio. È qui che Inzaghi vuole incidere, è su questo tasto che insisterà fino a domenica. Poi, se arrivano assist da Parma, la freccia è già pronta", aggiunge il quotidiano.
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