L’ultima, come da umore finale di Lautaro, è stata tremenda: domenica con la Juve, sciupando la prima grande chance di sorpasso da -2 a +1, a meno di due settimane dallo scontro diretto del Maradona (1 o 2 marzo, dipende dal sorteggio Champions), ma prima di tutto ci sono il Genoa di Vieira sabato e la Lazio in Coppa Italia per Inzaghi, e il Como di Cesc per Conte domenica alla mezza sul lago", il resoconto del CorSport.
"Inzaghi cerca il bis con una squadra fortissima, solida e costruita per vincere due competizioni, ma è a -12 rispetto a un anno fa e oltre alla Coppa Italia ha gli ottavi di Champions; Conte invece insegue la rivoluzione senza le coppe: ha 17 punti in più con gli ultimi reduci dello scudetto e un poker di ottimi acquisti estivi, nonostante l’addio in corsa di Kvara dopo quelli di Osimhen e Zielinski, proprio per l’Inter. L’unico caso di capolista indebolita a gennaio, con tre infortuni pesanti a seguire: in sedici giorni è saltata l’intera catena di sinistra. Neres compreso: l’unico erede credibile di Kvaratskhelia. All’epoca della sua cessione, il vantaggio del Napoli sull’Inter era di 2 punti, come oggi", commenta poi il quotidiano. 96 giorni per 13 partite, il duello è lanciato.
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