Simone, invece, proprio cinque stagioni fa iniziava a masticare gli ottavi di questa coppa con la Lazio. Si schiantava contro il gigante Bayern, ma già allora tutti avevano capito che l’habitat giusto di un allenatore così è proprio l’élite europea. Arrivato all’Inter, Inzaghi ha proseguito con le buone abitudini, scavallando sempre i gironi. Gli ottavi di domani contro il Feyenoord arrivano dopo quelli giocati contro il Liverpool nella stagione del debutto nerazzurro, 2021-22, e poi dopo i successivi contro Porto e Atletico. Se è vero che l’Inter inzaghiana ha passato il turno una volta appena, eliminando a fatica la vecchia squadra di Conceiçao e fluttuando poi fino a Istanbul, anche le altre eliminazioni hanno lasciato rimpianti a grappoli ad Appiano. Ad esempio, Simone ha vinto 1-0 ad Anfield e per poco non ribaltava le due reti subite prima in casa.
"Inzaghi non ci dorme ancora, l’assalto finale fu azzoppato da un rosso scriteriato preso da Alexis Sanchez. L’anno scorso Inzaghi incrociava l’ex amico Simeone: bombardava la sua trincea a San Siro, ma trovava la miseria di un golletto con Arnautovic. Spreco sciagurato pagato al ritorno. E pensare che dentro al catino del Metropolitano di Madrid, Dimarco aveva dato pure il vantaggio, prima del ritorno dell’Atletico. Ai rigori, quello sparato in orbita da Lautaro è diventato un meme", scrive il quotidiano.
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