È andata così nel 2021, quando Simone riportò l’Inter tra le prime 16 a dieci anni dall’ultima volta, nel 2022, quando il viaggio si allungò fino alla finale di Istanbul, a un soffio dalla storia, e ancora lo scorso anno, mentre la squadra correva verso la seconda stella: Mister Ottavi non ha mai fallito il traguardo minimo, e la sua Inter ha sempre completato la missione con uno o due turni di anticipo.
Questa nuova Champions sembra aver cambiato faccia apposta, per complicare le cose e aggiungere un filo di suspence al finale della storia – e il Monaco, ieri vittorioso sull’Aston Villa e ora appaiato ai nerazzurri a quota 13 in classifica, ci metterà del suo nel faccia a faccia del 29 a San Siro – e allora Inzaghi, per guadagnarsi gli ottavi senza passare dai playoff, stavolta dovrà spingersi oltre e guardare ancora più in alto: Praga, la città delle cento torri che tiene con il viso all’insù chi la visita, è il posto ideale per alzare l’asticella. Perché battere lo Sparta non sarà decisivo ma cruciale sì, questo sì: se non è un match ball, ci somiglia parecchio”, si legge.
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