"Intanto Chivu, con due amichevoli ancora a disposizione (domani a Monza e il 16 a Bari con l’Olympiacos), lavora sul buco nero che è costato lo scudetto: i troppi gol subiti nell’ultimo spicchio di gara. Un fattore considerato è quello atletico e il preparatore Rapetti, già con Mou ai tempi del Triplete, sta spingendo molto. Ma il problema principale, oltre all’assenza in rosa di un mediano vero davanti alla difesa (non ancora compensata) e agli errori dei singoli (Bisseck su tutti) in retrospettiva sembra quello dei ricambi in attacco non all’altezza: per questo (e per schierare finalmente un tridente vero come la maggior parte delle grandi d’Europa) l’Inter punta così tanto su Lookman e sulla sua capacità di saltare l’uomo. E intanto sa già di poter contare anche sui giovani rampanti come Bonny ed Esposito, potenzialmente due vere alternative a Thuram e Lautaro. Per non perdere punti per strada servono attaccanti a cui la squadra possa aggrapparsi nei momenti di difficoltà: per 90 minuti e oltre. Questa è la prima rivoluzione. Quando sarà del tutto compiuta, anche il resto sarà più semplice", aggiunge il quotidiano.
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