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Inter, una frase di De Vrij rappresenta il pensiero della squadra. E in vista di Monaco…

Inter, una frase di De Vrij rappresenta il pensiero della squadra. E in vista di Monaco… - immagine 1
Innegabile che in casa Inter ci sia ancora tanta amarezza e delusione per l'epilogo del campionato: una frase di De Vrij lo testimonia
Matteo Pifferi Redattore 

Innegabile che in casa Inter ci sia ancora tanta amarezza e delusione per l'epilogo del campionato, alla fine vinto dal Napoli per un solo punto.

Inter, una frase di De Vrij rappresenta il pensiero della squadra. E in vista di Monaco…- immagine 2

"Una volta ascoltato il discorso della fetta di tifosi interisti al Sinigaglia, i giocatori nerazzurri sono rimasti in silenzio per lunghi minuti. Poca la voglia di parlare, tristezza strisciante, ma anche un naturale moto di autocritica: «Se alla fine non siamo primi è perché non lo abbiamo meritato...», ha detto candidamente alla fine Stefan De Vrij, uno dei vecchi del gruppo, il giocatore con la più alta anzianità interista assieme a Lautaro. Quella dell’olandese non è un’uscita individuale, ma è un pensiero condiviso e collettivo: il gruppo è consapevole dell’occasione buttata alle ortiche, non solo contro la Lazio ma nei troppi saliscendi di stagione", ammette La Gazzetta dello Sport.


Inter

La squadra, però, è già proiettata alla finale di Champions e lo rivela sempre La Gazzetta:

"A Como il “mea culpa” è stato accompagnato immediatamente dalla voglia di rivincita: più che di scudetto, si è subito parlato di Monaco, la finale dei sogni che potrebbe asciugare qualsiasi lacrima. «Ci giochiamo la partita più bella del mondo...», ripetono da giorni i nerazzurri: a muoverli non è solo la consapevolezza della grandezza dell’evento, ma anche il fatto che questo privilegio, sudato sul campo, appartenga a pochi, pochissimi nella storia. Solo due squadre avranno addosso gli occhi del mondo sabato prossimo e una di queste è l’Inter di Inzaghi, capace di domare prima un grande Bayern e poi un grandissimo Barcellona. È tempo che la rabbia ceda il posto all’orgoglio. Ora i nerazzurri avranno 5 giorni per pensare solo al Psg e lo faranno con testa definitivamente libera: staccare ieri e oggi serve per allontanare i freschi rimpianti che potevano incrostarsi".