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Condò: “Inter superiore, ma Milan ha sovvertito la realtà. Inzaghi non può sbagliare a Firenze”

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Il giornalista, sulle pagine del Corriere della Sera, ha parlato del pareggio nel derby e della corsa scudetto tra Inter e Napoli
Andrea Della Sala Redattore 

Il giornalista Paolo Condò, sulle pagine del Corriere della Sera, ha parlato del pareggio nel derby e della corsa scudetto tra Inter e Napoli:

I sei derby consecutivi vinti dall’Inter avevano una ragione di fondo: la netta superiorità dei nerazzurri sul Milan. E dunque confermavano una realtà, non la sovvertivano com’è invece riuscito quest’anno ai rossoneri per tre derby… meno un paio di minuti, quelli che ieri hanno ristabilito una parità ampiamente meritata dall’Inter, ma in qualche modo frustrando un’altra prova del Milan superiore alle sue forze, e quindi meritoria anch’essa. Non sono leciti i dubbi sul fatto che la squadra di Inzaghi continui a valere più di quella di Conceicao: ci sono 16 punti di differenza in serie A e 4 nella classifica di Champions a testimoniarlo. E però ieri l’applicazione difensiva del Milan, così rara e ondivaga quando il nome dell’avversaria non stimola, ha rasentato a lungo la perfezione: nel primo tempo l’Inter riusciva a entrare in area solo andando in fuorigioco, nella ripresa costruiva pericoli solo con i corner, dove marcare tutti i suoi centimetri è impossibile.


Condò: “Inter superiore, ma Milan ha sovvertito la realtà. Inzaghi non può sbagliare a Firenze”- immagine 2

Il progressivo arretramento del Milan, culminato negli ultimi cambi di Conceicao per organizzare la resistenza finale, ha pesato sulla conclusione del match: alla fine l’Inter dopo tanto bussare ha sfondato la porta anche perché non incontrava più resistenza fino all’area di rigore, dove il Milan s’era asserragliato. L’Inter invece la sua vita già ce l’ha, ed è possibile che il gol di De Vrij gliel’abbia «recuperata» in coproduzione col magnifico diagonale al volo di Angelino che, anch’esso nell’extratime, ha impedito al Napoli di sgusciar via vincente pure da Roma. Ora Inzaghi non può fallire giovedì a Firenze, perché il Napoli è rimasto a portata (l’1 o il 2 marzo scontro diretto al Maradona) e Conte sogna soltanto di avere il destino nelle proprie mani. Specie viaggiando al ritmo di una gara settimanale, e se l’argomento vi pare ritrito date uno sguardo ai risultati dell’Inter dopo la Champions, i punti perduti sono quasi tutti lì. A riprova del fatto che la corsa scudetto sia ormai un duello — ma quanti infortuni ci sono nella frenata dell’Atalanta? — Inzaghi e Conte hanno alzato il volume dei loro mind games. Non è vero che l’Inter giocherà sempre anche a febbraio (Simone dixit): nelle due settimane dei playoff i suoi mercoledì saranno liberi. È vero invece che il Napoli non ha ancora sostituito Kvara (Antonio dixit), ma in estate fece bene il mercato anche senza i soldi di Osimhen. Quisquilie. In volata si sgomita, anche verbalmente.