Del Mondiale per Club che inciderà anche sulla prossima stagione ha parlato, sulle pagine del Corriere della Sera, il giornalista Paolo Condò:

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Condò: “Mondiale imprevedibile. Tanti soldi in palio, ma gli effetti si vedranno solo a Natale”
La collocazione del torneo lo rende imprevedibile perché il suo trovarsi a metà strada fra due stagioni detterà pensieri diversi ai vari partecipanti. Il collante, ça va sans dire, sono i soldi, sotto forma di premi che per chi sforerà giugno, ovvero gli ottavi di finale, diventeranno ragguardevoli. Andando a spanne perché i bonus d’ingresso variano da squadra a squadra — figuratevi se il Real Madrid non spuntava la cifra top — i quarti valgono una cinquantina di milioni, le semifinali 70, la finale 100, la vittoria 120. La finale è in programma il 13 luglio, il che significa che chi la gioca (e poi va finalmente in vacanza) salterà di netto la preparazione — la Premier inizia il 16 agosto — oppure programmerà i suoi giocatori più preziosi per ritrovarli al cento per cento a metà settembre, quando riparte la Champions, e pazienza se ad agosto in campionato qualche punto verrà lasciato per strada. È chiaro che l’accesso alla final four vale un tesoro che potrebbe garantire un acquisto super, o più prosaicamente salvare un bilancio.
Chi vince? Il Psg entra da favorito, dopo la strepitosa vittoria in Champions: il primo Real Madrid di Xabi Alonso e l’ultimo (probabilmente) Manchester City di Guardiola sono i suoi rivali. Entrambi devono riscattare una stagione senza titoli, come Inter e Juve che però si presentano in assetto sperimentale a partire dai tecnici, il debuttante Chivu e il confermato (un po’ a sorpresa) Tudor. Naturalmente la curiosità laterale è tutta per Simone Inzaghi alla guida dell’Al Hilal. Quella futuribile riguarda Liverpool, Barcellona e Napoli, tre campioni nazionali attesi da un’estate tradizionale, e dunque già favoriti per il bis.
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