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Corsera: “Como-Inter, Marotta voleva giocare giovedì! Da De Laurentiis lettera minacciando di…”

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Alla riunione il presidente dell’Inter Marotta si era presentato portando con sé una lettera nella quale il club rivendicava la necessità di giocare la gara giovedì 21
Marco Astori Redattore 

Sono ore davvero infuocate quelle che precedono l'ultima, decisiva, giornata di campionato. L'Inter è furiosa per le tante decisioni arbitrali avverse e ieri la rabbia si è acuita dopo che il Consiglio di Lega ha ufficializzato la gara col Como e Napoli-Cagliari al venerdì sera. Ecco cosa risulta al Corriere della Sera: "Praticamente una soluzione a metà fra le esigenze dell’Inter, impegnata sabato 31 a Monaco nella finalissima di Champions, e i desideri del Napoli, alle prese con infortuni e stanchezza.

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Alla riunione il presidente dell’Inter Marotta si era presentato portando con sé una lettera nella quale il club rivendicava la necessità di giocare la gara fondamentale per l’assegnazione dello scudetto nella giornata di giovedì 21. Del resto è lo stesso statuto della Lega a prevedere la possibilità di chiedere l’anticipo per le società impegnate nelle Coppe: per fare un esempio, la Fiorentina che il 29 maggio 2024 affrontò nella finale di Conference League l’Olimpiakos, scese in campo il giovedì precedente contro il Cagliari, senza che nessuno avesse nulla da eccepire. Cosa è successo dunque ieri mattina? Aurelio De Laurentiis ha reso effervescente il Consiglio inviando una lettera nella quale manifestava il desiderio di giocare la domenica, o al massimo il sabato minacciando altrimenti una richiesta di risarcimento danni. Nella missiva si giustificava dicendo addirittura di non avere la disponibilità dello stadio Maradona negli altri giorni…


Una probabile forzatura dal momento che, già all’iscrizione al campionato, un club si impegna ad avere la disponibilità dell’impianto per tutta la stagione sportiva. In questo clima di muro contro muro il presidente Simonelli ha sospeso il Consiglio per cercare di rasserenare gli animi e trovare un punto di intesa. Di qui la scelta di venerdì che, peraltro, è anche più gradita a Dazn che di giovedì avrebbe minore audience. Il caos non termina qui.

Nonostante l’ipotesi spareggio sembri residuale (dovrebbe verificarsi con la sconfitta interna del Napoli e un pari dell’Inter a Como) l’aritmetica lo prevede: la Lega perciò ha solo fissato data e ora. Si disputerebbe lunedì alle 20.45, ma non a San Siro nonostante il regolamento dia la precedenza all’impianto della squadra che ha la miglior differenza reti. Per motivi di ordine pubblico, la sede designata sarebbe l’Olimpico di Roma: la questura della Capitale è già stata allertata. Altro tema: il giorno precedente, domenica, su quel campo si gioca Lazio-Lecce. Il prato verrebbe stressato dall’usura eccessiva nel giro di 24 ore. Anche di questo si è discusso ieri durante la sospensione".