Nell’incontro di domani tra tecnico e società però si scopriranno le carte. In Arabia dicono che la firma di Inzaghi con l’Al Hilal sia imminente e che il contratto sia pronto. Meno certezze sulle cifre, si oscilla fra i 30 e i 50 milioni all’anno. Quanto basta per un paio di anni detox, per poi ributtarsi a testa bassa in una nuova fase della carriera: senza disdegnare in futuro una squadra come la Juventus, che nelle settimane scorse ha fatto un sondaggio sull’allenatore dell’Inter, avendone intercettato il malumore", scrive il Corriere della Sera.
"Simone, che ha un altro anno di contratto e che quindi martedì sarebbe atteso alle discussioni su un rinnovo secondo il «galateo» marottiano, che non prevede di iniziare una stagione con un allenatore in scadenza, è indeciso. Nessuna scelta sarà presa a cuor leggero «ma per il bene dell’Inter», qualsiasi cosa voglia dire. La famiglia sembra con lui in questa possibile nuova avventura, a partire dalla moglie Gaia Lucariello, che ieri ha espresso apprezzamento a un post social su Simone che sapeva d’addio. Il figlio maggiore, Tommaso, avuto da Alessia Marcuzzi, è mediatore con gli arabi assieme a Federico Pastorello e anche questo fatto può avere avuto un peso nella vicenda, che comunque con la finale di Champions alle porte poteva sicuramente essere gestita meglio.
A questo punto la sua partenza sembra più probabile della permanenza, anche perché il mercato giovane voluto da Oaktree nasconde opportunità, stimoli, ma anche insidie. Rivoluzioni o follie sul mercato il club non ne farà. E tanto meno per trattenere l’allenatore, che dopo la finale choc non è in posizione di forza, nonostante i quasi 200 milioni incassati in Europa", aggiunge il quotidiano.
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