Sui quotidiani non si parla d'altro che dello sfogo, inaspettato, di Lautaro Martinez nel post partita di Inter-Fluminense di lunedì sera. Da Calhanoglu a Thuram, c'è chi non ha ovviamente gradito la sparata del capitano nerazzurro: "Dalla squadra arrivata alla finale di Champions con tante aspirazioni - scrive il Corriere della Sera -, agli schiaffi (verbali) che volano tra Lautaro e Calhanoglu, quest’ultimo appoggiato attraverso lo strumento del «like» su Instagram, oltre che dal suo amicone Arnautovic anche da due «insospettabili» come Marcus Thuram e Gaia Lucariello, la moglie di Simone Inzaghi.

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Corsera svela: “Oltre a Thuram, questo giocatore non ha gradito lo sfogo di Lautaro”

CHARLOTTE, NORTH CAROLINA - JUNE 30: General view inside the dressing room prior to the FIFA Club World Cup 2025 round of 16 match between FC Internazionale Milano and Fluminense FC at Bank of America Stadium on June 30, 2025 in Charlotte, North Carolina. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)
La Lautarocrazia nata con il discorso del Bank of America Stadium dopo la figuraccia con il normalissimo Fluminense, è quindi già zoppa. Ed è giusto pensare che Lautaro non ce l’aveva «solo con Calhanoglu» come si era affrettato invece a precisare il presidente Marotta dopo le parole del capitano furioso, né concordate né anticipate al club, che considera giusto il fine ma eccessivi i toni. La Lautarocrazia ha regole chiare e nasce dalla centralità che il capitano ha acquisito due anni fa dopo l’addio burrascoso di Lukaku e sancita dal rinnovo fino al 2029, ma non piace a tutti: nemmeno al suo scudiero Thuram, deludente da gennaio in poi, e a Dumfries che non ha gradito lo sfogo del capitano".
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