Il problema è soprattutto fisico, inutile girarci intorno. E letta col senno di poi, è probabile che il rientro di Calha abbia seguito un ritmo troppo elevato per quella che era la sua condizione atletica: l’Inter aveva bisogno di lui e lui aveva una voglia matta di tornare, ma la lunga assenza — quasi un mese —, unita alla mancanza di continuità nel resto della stagione — altri due ko, in autunno — ha presentato il conto.
"La soluzione, per Inzaghi e per il suo staff, non potrà che passare dal campo. E allora la cura non cambierà nemmeno dopo l’ennesimo flop. Dal rientro nel derby Calha è partito titolare ed è stato sostituito a gara in corso mentre il minutaggio è progressivamente salito (ad eccezione di Inter-Fiorentina, quando era rimasto negli spogliatoi all’intervallo anche perché ammonito). Salirà ancora da qui allo scontro diretto del Maradona, poi sarà tempo di saldare i conti in sospeso col Napoli: Calha era stato croce e delizia nell’1-1 dell’andata, segnando e poi sbagliando un rigore da scudetto. Perché il campionato sarà lungo, ma è adesso che all’Inter serve il vero Calhanoglu", aggiunge il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA