E se la difesa è un bunker, l’attacco conta su una delle migliori coppie d’Europa: Lautaro e Thuram ieri entrambi a segno per la prima volta in Champions. Il francese è al quindicesimo gol stagionale, l’argentino ha scavalcato Mazzola come miglior marcatore (18 reti) nella coppa più prestigiosa.
La stagione nerazzurra, considerate le varie competizioni, ha regalato molte certezze ma anche qualche pericolosa battuta a vuoto. L’Inter non è stata sempre dominante, a volte ha dato l’idea (non in Champions...) di essere fin troppo sicura di sè, quasi di avere la pancia piena e aver perso l’aggressività e la cattiveria agonistica che l’avevano resa un rullo compressore in campionato lo scorso anno. La convinzione di essere potenzialmente ingiocabile (copyright Mkhitaryan) ha tolto in qualche gara quella fame necessaria che deve avere chi vuole vincere sempre. Ma va anche ricordato che l’obiettivo della società quest’anno è quello di arrivare in fondo in tutte le competizioni e - tolta la delusione in Supercoppa contro il Milan - l’Inter è l’unica ad essere ancora in corsa per lo scudetto, la Champions e la Coppa Italia. Normale anche dosare un po’ le forze per arrivare a Primavera con ancora il serbatoio della benzina pieno.
Il mondo nerazzurro pare diviso tra chi crede nel bottino pieno e chi invece teme brutte sorprese, guardandosi in campionato anche dalla Juve che pure è distante sei punti, ma ne ha recuperati otto nelle ultime cinque gare. Intanto Inzaghi è praticamente tra le prime otto d’Europa e il primo obiettivo minimo in Champions è quasi raggiunto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA