Che miglioramenti
—Nel match di ritorno con i catalani si sono visti diversi sprazzi del miglior Dimarco. Le principali difficoltà delle ultime settimane sembravano quasi tutte sparite e, fino a quando il nerazzurro è rimasto in campo, Yamal come detto ha fatto più fatica nel tracimare nella metà campo interista. In più con quel recupero sulla trequarti ha innescato il gol di Lautaro, propiziando l’assist di Dumfries con il suo rapidissimo tocco di sinistro. L’ultima rete di Dimarco risale a più di due mesi fa, sul campo del Napoli di punizione, quando poi aveva alzato bandiera bianca per un guaio muscolare ai flessori della coscia destra. Tornare ai soliti standard è stato più difficile del previsto, Inzaghi lo ha gestito con qualche sostituzione mirata nei secondi tempi, come del resto ha fatto dopo 55’ nella semifinale a San Siro con il Barcellona.
Conto aperto
—Nella Champions di quest’anno l’esterno sinistro non è mai andato a segno e la sua ultima rete nella competizione europea più importante risale agli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid, quando poi l’eliminazione era maturata ai calci di rigore. Non c’è dubbio però che il vero ricordo da cancellare sia quello della finale di Istanbul di due stagioni fa, dove nel giro di pochi secondi una doppia gioia gli era stata cancellata sempre di testa prima dalla traversa e poi da una respinta del suo stesso compagno Lukaku. Chissà come sarebbe andata a finire, visto che i due episodi erano arrivati appena un paio di minuti dopo il gol decisivo di Rodri. Stavolta sulla strada per conquistare il trofeo più ambito ci sarà il Psg di Donnarumma e Dimarco si è messo in testa una sola missione, per arrivare al top della forma a quell’appuntamento che vale una carriera”, si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA