Il difensore arrivato nell'ultimo giorno di mercato, Manuel Akanji, si candida per una maglia da titolare nel big match contro la Juventus. Chivu valuterà in questi giorni.

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Inter, Akanji subito: Chivu tentato. Primo giorno ad Appiano: 3 allenamenti per prendersi la Juve
"Oggi Manuel Akanji potrà ufficialmente iniziare l’attività preferita anche sul suolo italiano. Finalmente potrà allenarsi con gli altri interisti che lo aspettano: accompagnerà la rivoluzione finora solo abbozzata da Chivu, con il compito preciso di ridurre le perdite dietro. Non sarà l’impresa più semplice del campionato, ripensando agli allagamenti a San Siro contro l’Udinese. In ogni caso, Akanji andrà di fretta perché è l’Inter stessa a non avere più tempo da perdere, nonostante siano passate appena due giornate in questa Serie A: le lancette hanno iniziato a battere più velocemente dopo la rovinosa caduta pre-sosta. Per questo, a Manuel potrebbero bastare i tre soli allenamenti che ha davanti, da qui alla sfida di sabato con la Juve, per giocare dal primo minuto il derby di Italia. Di tutti i modi per cominciare una nuova vita, questo sarebbe il più “estremo”, ma pure il più affascinante. Dopo cinque nuovi innesti poco più che ventenni, l’Inter ha aggiunto non a caso un fresco 30enne per sostituire lo scalpitante Pavard: serviva qualcuno già pronto per sfide così", scrive La Gazzetta dello Sport.
Nuova vita Ad Appiano la tentazione è decisamente forte e prescinde dai primi scricchiolii difensivi: è una scelta filosofica, strategica. Su Akanji c’è il gradimento di tutto l’arco costituzionale nerazzurro, dai dirigenti che lo corteggiavano dal 2022 all’allenatore pronto a istruirlo. Insomma, nel breve-medio periodo andrà considerato un titolarissimo, anche perché potrebbe occupare tutte le posizioni della difesa con uguale naturalezza, ma un big match così ravvicinato porta con sé qualche inevitabile incognita: il tecnico darà seguito al suo intendimento se, e solo se, riceverà subito le risposte che tutti si aspettano da lui. Durante la sosta, poi, Yann Bisseck non ha solo rimuginato sui disastri fatti, ma ha lavorato sodo con lo staff per correggere la vecchia tendenza all’errore in marcatura: le partite saranno tante e ci sarà spazio per tutti, per questo nessuno ad Appiano vuole rischiare di “perdere” psicologicamente il tedescone.
"In ogni caso, per Akanji è necessaria una prima conoscenza dei compagni e di una difesa a tre di differente fattura, anche se basterebbe rileggere cosa diceva Guardiola di lui per nutrirsi di ottimismo: «Manuel è intelligente, un regalo per un allenatore: a volte a un giocatore devi spiegare una cosa 10 volte, con lui basta solo una sessione per fare entrare in testa tutto». Pep oggi farà pure la figura dell’orco cattivo che ha cacciato lo svizzero da Manchester, ma già al primo allenamento al City aveva capito la principale dote della casa. La nazionale, poi, è servita al nuovo interista per riattivare in fretta tutti i circuiti dopo le panchine in serie in Premier: 180 minuti in campo nella somma delle sfide a Kosovo e Slovenia, 4-0 e 3-0, con tanto di rete alla prima e annullamento di Sesko nella seconda. Non servirà solo nella difesa contro David e Yildiz, ma gli saranno richiesti presto inserimenti in zona gol, oltre che la solita abilità nel governo del pallone. Oggi, mentre si avvicinerà ad Appiano, tra una targa e una moltiplicazione, Akanji ci penserà", aggiunge Gazzetta.
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