Vittoria per 2-1 col Sassuolo, ma brividi nel finale dopo che la squadra di Grosso ha accorciato le distanze. Da Inzaghi a Chivu, il vizio dei nerazzurri di sottovalutare i finali delle gare non è sparito.

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Inter, Chivu non ha stravolto e ha mantenuto una qualità. Ora lo staff ha un compito impellente
“Aveva chiuso col miglior attacco l'ultimo campionato, a 79 reti, magra consolazione di uno sprint scudetto perso di un'incollatura dal Napoli. Nel non voler stravolgere, semmai implementare, Cristian Chivu ha lasciato intatta la capacità dell'Inter di creare e segnare tanto, il che non ha evitato due sconfitte contro Udinese e Juventus perché, sul lato opposto della bilancia rispetto agli undici gol segnati, ci sono i sette subiti. Per trovare di peggio bisogna arrivare agli otto di Torino o Lecce”, analizza il Giorno.
“II compito impellente dello staff tecnico è quindi ancora quello di trovare un equilibrio tra la mole di gioco imponente e le disattenzioni da matita blu, spesso quando subentra la rilassatezza del vantaggio acquisito. È successo in tre delle cinque partite fin qui disputate tra campionato e Champions, di subire gol poco dopo averlo realizzato. Solo col Sassuolo i deficit di attenzione non sono costati punti”, scrive il Giorno.
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