L’Inter sa come inseguire un sogno. Come inseguire l’idea di un aprile in corsa per vincere tutto. Siamo dentro una settimana cruciale: domenica sera, dopo la partita con l’Atalanta, si capirà anche il meteo di aprile sopra le teste dei giocatori nerazzurri. La capacità dell’Inter è quella di non appoggiarsi agli alibi. È il messaggio che Inzaghi ha voluto mandare alla squadra ieri mattina, durante l’analisi video degli avversari. Due concetti: proviamo a partire forte, così da chiudere il discorso velocemente. E poi, ovviamente, il richiamo alla concentrazione, pur partendo da due gol di vantaggio. Ma in questo senso un aiuto al tecnico l’ha dato anche il campanello d’allarme suonato sabato contro il Monza.
"E magari aiuterà anche la spinta di San Siro, un braccio destro a cui l’Inter si è sempre appoggiata nel suo cammino europeo. Tanto per rendere l’idea: l’Inter non perde in casa in Champions dal 7 settembre 2022, 0-2 col Bayern. Da quel giorno Lautaro e compagni hanno messo in fila 11 vittorie su 13 partite. Ce n’è abbastanza per aver fiducia, aspettando il Feyenoord. C’è una difesa che ha subito giusto un gol in nove partite. C’è una squadra che ha una doppia motivazione: il riscatto per l’ottavo di finale perso un anno (meno due giorni) fa a Madrid. E la rincorsa a una nuova finale, almeno tra i reduci di chi la gara di Istanbul l’ha giocata. Basta questo per rincorrere tutte le similitudini col Triplete 2010: oggi (con ogni probabilità) come allora Bayern e Barcellona sulla strada per il successo. Oggi, come allora, un campionato da giocarsi contro altre due squadre: nel 2010 Roma e Milan, adesso Napoli e Atalanta", spiega Gazzetta.
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