Non c’è dolore muscolare che tenga, l’occasione è troppo importante per mancare. Tutto in una notte. Dopo il 3-3 dell’andata, inballo c’è la finale di Monaco di Baviera. Che quella fra Inter e Barcellona sia una finale anticipata lo hanno detto in tanti. Lo ha ribadito anche Inzaghi, stemperando con un «quasi». Per ragioni diverse, tanto i nerazzurri quanto i blaugrana, se dovessero farcela, sarebbero vincitori inconsueti del torneo. L’Inter, per i bilanci: è dal 2004, quando a trionfare fu il Porto, che il trofeo non va a una squadra fuori dalla top ten continentale per fatturato. Il Barcellona per l’età: ha la rosa più giovane della Liga, e tutte le sette qualificate agli ottavi di questa Champions erano mediamente più anziane.
"È invece esperta l’Inter, vecchietta d’Europa. Lo confermano le 165 presenze in competizioni europee dei tre difensori centrali dell’once de gala: Bastoni, Acerbi e Pavard. Il primo ha chiarito che «Inzaghi non ci ha mai detto di trascurare il campionato per la Champions». Il secondo si prepara a correr dietro a Ferran Torres, poi a marcare Lewandowski. Il terzo ha dato forfait per il dolore alla caviglia. Al posto del francese giocherà Bisseck, non impeccabile all’andata", aggiunge il quotidiano.
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