"Oltre ai punti persi ci sono però le prestazioni, e la cosa merita un approfondimento. Perché in più di un’occasione gli inzaghiani hanno dovuto soffrire non poco prima di chiudere i giochi. I miracoli di Sommer nel 2-1 all’Udinese di fine marzo hanno messo i brividi alla platea di San Siro nell’ultimo appuntamento in casa, ma le cose non erano andate diversamente contro il Monza ultimo in classifica — andato sul 2-0 e poi ripreso e superato grazie a un’autorete — e Genoa. Quel successo, così brutto sporco e cattivo, fu anche quello del sorpasso in testa, certificato dal crollo del Napoli a Como il giorno dopo. Del resto, che il bis scudetto non sarebbe stata una cavalcata nelle praterie come l’anno scorso, l’Inter lo ha capito da subito, e per inseguire il sogno del Triplete ha deciso di correre qualche rischio calcolato. Ora che il rettilineo finale si intravvede, però, c’è solo da spingere: le frenate sono vietate, l’Inter lo sa e si prepara a schivare quella trappola chiamata Cagliari", aggiunge il quotidiano.
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