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Inter, vietato non provarci: il piano di Inzaghi. E i leader caricano il gruppo

Fabio Alampi Redattore 
Ultimi 90 minuti di campionato: i nerazzurri vogliono battere il Como e chiudere senza ulteriori rimpianti

Il giorno della verità è arrivato: questa sera si assegna lo scudetto, con Napoli e Inter in campo rispettivamente in casa contro il Cagliari e in trasferta a Como e divise inizialmente da un solo punto. Tutto lascia pensare che sia ormai fatta per la formazione di Antonio Conte, ma i nerazzurri vogliono chiudere il campionato senza ulteriori rimpianti, pronti a sfruttare eventuali regali.

Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Como-Inter, una partita che vale il 16% di possibilità di vincere lo scudetto. Sedici per cento, già, come le volte (4 su 24) in cui all'ultima giornata chi partiva dietro poi ha fatto il giro di campo per festeggiare. Ecco, qui è il cuore. E l'altro 84%? È la ragione che chiama. E ti ricorda che tra otto giorni - mica chissà quanti - c'è una finale di Champions League con il Psg. E allora calma. E allora anche le scelte di formazione vanno fatte di conseguenza".

Il piano di Inzaghi

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"Ieri tutto portava a una formazione con soli tre potenziali titolari della finale di Champions regolarmente in campo: Sommer, Calhanoglu e Dimarco. Gli altri a guardare dalla panchina. E magari ad aspettare anche buone notizie 820 chilometri più a sud, Napoli, stadio Maradona. La curiosità è anche tattica: come a Torino due settimane fa, Inzaghi è orientato a proporre il 3-4-3 che tanto effettivamente era piaciuto, con Zalewski sulla stessa linea di Taremi e Correa. In panchina la ThuLa.

[...] Quel 16% va onorato. Perché Inzaghi ne sa qualcosa, avendo vissuto da protagonista sia il 2000 sia il 2002. E perché sono già sufficienti i rimpianti per il pareggio con la Lazio, per poter pensare di aggiungerne altri. Basta così. Vinciamo e vediamo, non voglio la testa altrove: questo il logico pensiero che il tecnico ha trasferito ai suoi lungo questa settimana. Accompagnato anche dalla voglia di una partenza lanciata in campo: della serie, se c’è una possibilità in più di mettere pressione al Napoli è quella di andare subito in avanti nel risultato".


Il discorso dei leader

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"E poi c'è chi ha fatto la sua parte, negli ultimi giorni. Perché Inzaghi è stato spalleggiato dal gruppo storico dello spogliatoio, quelli che questo ciclo vincente del club nerazzurro l'hanno visto nascere. Bastoni, Barella, Darmian, De Vrij e Lautaro: ecco i cinque giocatori che con l'Inter hanno vinto due scudetti, il primo proprio con quel Conte che oggi vorrebbero beffare. Sono stati loro,Lautaro e soci, a spronare il gruppo, a mantenere un livello di concentrazione elevato. È un discorso che ha una doppia valenza, del resto: per lo scudetto che si decide oggi, certo, ma anche in ottica Champions la tensione va mantenuta alta, quantomeno a un livello accettabile, che la spina sia ben attaccata alla presa".