Lautaro Martinez ha steccato il grande appuntamento contro la Juventus ma anche Taremi ha deluso: l'Inter faccia riflessioni
"Probabilmente sarebbe bastato sfruttare una delle tante occasioni create nel primo tempo per cambiare il corso della sfida con la Juventus, e, di conseguenza, ribaltare giudizi e critiche. Non è accaduto e, nella ripresa, l’Inter si è ritrovata a piegare la testa, senza essere in grado di reagire. Sul banco degli imputati è finito soprattutto Lautaro, autore della maggior parte degli errori". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport sulla prova, incolore, del capitano nerazzurro contro la Juventus.
"Ma davvero è solo colpa del Toro o c’è anche dell’altro? Intendiamoci, l’argentino le sue responsabilità è abituato a prendersele. È capitato nella prima parte della stagione, quando non si è nascosto, ammettendo di non essere in condizione. E, anche se l’altra sera non la ha fatto in pubblico, il modo in cui ha “schiumato” rabbia al fischio finale è stato sufficientemente eloquente sul suo stato d'animo. La verità è che tutta la carriera di Lautaro ha avuto momenti di grande prolificità, poi interrotti da periodi in cui le sue polveri sono diventate improvvisamente fradice. Aveva iniziato il 2025 con 8 centri in 8 gare, ma ora è reduce da 4 di fila a secco. Significa che è tornato quello di un paio di mesi fa? No, perché adesso il suo fisico sta rispondendo al meglio ed è uno dei nerazzurri più in forma. Piuttosto, in certe serate, avrebbe bisogno di una vera spalla, di qualcuno con cui dividere il carico dell’attacco. Normalmente, ci sarebbe Thuram. Che, però, è alle prese con una caviglia ammaccata. E il problema lo condiziona parecchio, come si è visto anche a Torino. Il francese, peraltro, non è che stia brillando, come certifica l’unica rete segnata nelle ultime dodici uscite. Aveva cominciato l’annata con il piede sull’acceleratore, da vero bomber. Ma ora è in frenata prolungata", sottolinea poi il CorSport.